lavoro by rosa quantica

autore:rosa quantica
La lingua: ita
Format: epub
editore: !!br0ken!!
pubblicato: 2016-07-18T16:00:00+00:00

16.

LUNALUCIDO

Predissociazione

La camera da letto era colorata d’argento dal chiaro di luna, proveniente dalla finestra sopra la scrivania. Al ritorno nel palazzo, Kamoj aveva scoperto di non potersi stendere su un letto; solo il pensiero la faceva stare male. Anche se lasciò che Dazza la esaminasse, non voleva che altri la toccassero, neppure Vyrl. Ma nemmeno tollerava l’idea di stare da sola. Pur sapendo che il generale Ashman aveva spostato un «reggimento» dell’Armata del Faraone per proteggere Argali, si sentiva ancora dolorosamente vulnerabile.

Allora Dazza si sistemò sulla sua poltrona accanto al comodino, stavolta per vegliare su Kamoj. Anche Vyrl rimase, ma lui e Kamoj si sedettero con le spalle sulla testiera del letto, lei raggomitolata sul fianco con le gambe ripiegate, separati da parecchi palmi, entrambi completamente vestiti, lui ancora in pantaloncini e maglione a collo alto, lei in una tunica da contadina e gambali. Il calore della stanza e le pozioni di Dazza la cullarono facendola assopire…

Delle voci la svegliarono. «… non ti permettono di lasciare il palazzo», stava dicendo il colonnello.

«Perché?» chiese Vyrl. «Dove pensano che possa andare?».

«Da nessuna parte», disse Dazza. «Sono arresti domiciliari. Ashman ti ha fatto venire quaggiù perché è meglio per Kamoj. Ma se lascerai il palazzo, ordinerà il tuo ritorno sulla Ascendant».

«In modo da potermi “sbattere in cella di persona”?». Dazza parlò con calma. «Agisce nell’interesse del popolo. Del tuo popolo».

Passò un momento prima che Vyrl rispondesse. «Lo so. Ma non lo rende più facile».

«Se potessimo ricomporre questo casino con Ironbridge, Ashman sarebbe molto più contento».

«Ironbridge non vuole ricomporre. Vuole punirmi». La sua voce si fece rauca. «È proprio fatto bene. Tu penseresti che dopo cinquemila anni i geni proprietari scompaiano».

«Perché? I geni non sono altruistici».

Kamoj aprì gli occhi abbastanza da vedere Dazza. «Ma tu lo sai», stava dicendo il colonnello, «si può far risalire circa il 45% dei suoi geni a una discendenza di schiavi. In molti modi lui è il massimo prodotto del programma di accoppiamento, ancora più di lei. È per questo che il suo corredo fisico è diverso da quello di Kamoj. Riesci a immaginare che metabolismo deve avere? Ha anche un triplo stomaco. Come si adatta al suo corpo? Quanto mi piacerebbe esaminarlo. Il suo DNA è diverso da tutti quelli che ho visto».

«Come fai a conoscere tanto bene il suo DNA?» chiese Vyrl.

Dopo una pausa imbarazzata, Dazza disse: «Da Kamoj».

Vyrl imprecò. «Non posso crederci che gliela stia lasciando passare liscia. Come fa a insistere che non usiamo le prove contro di lui?».

La risposta di Dazza raggelò Kamoj. «Lei e il governatore Ironbridge si amano».

Vyrl si irrigidì. «All’inferno l’amore».

«Hanno una storia che è durata quindici anni. Non puoi aspettarti che Kamoj cambi completamente atteggiamento in qualche giorno». Dazza lo osservò con fermezza. «Non sto dicendo che allo stesso tempo non lo odia. È questo che rende tutto tanto difficile per lei».

Kamoj non sapeva come si accordassero le parole di Dazza col confuso dolore che aveva nel cuore. Voleva dimenticare ciò che era successo con Jax.

«Perché non è arrabbiata?». Vyrl strinse il pugno contro la gamba.

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