L'economia cinese nel XXI secolo by Alessia Amighini;

L'economia cinese nel XXI secolo by Alessia Amighini;

autore:Alessia, Amighini; [Amighini, Alessia ]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economia, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815367846
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2021-08-15T00:00:00+00:00


3. Una maggiore integrazione tra sviluppo urbano e sviluppo rurale

Dal XIII piano quinquennale (2016-20) l’integrazione tra sviluppo urbano e sviluppo rurale è diventata un obiettivo prioritario (precisamente, il secondo obiettivo del piano). Per capire questo obiettivo, è bene ricordare che la Cina è uno degli Stati al mondo con le politiche di sviluppo più ambiziose ed estese: se dalla metà degli anni Ottanta la Cina ha vissuto una ristrutturazione dal basso verso l’alto, spontanea e senza precedenti, delle aree urbane e di quelle rurali, da tempo il governo centrale indirizza e coordina i governi provinciali che attuano le politiche centrali. In particolare, dal 2003 sperimenta il cosiddetto coordinamento rurale-urbano, volto a favorire un’urbanizzazione più efficiente ed equa a vantaggio delle aree urbane e rurali circostanti, facilitando la circolazione di persone, merci, capitali e servizi e riducendo le divergenze tra città e campagne per quanto riguarda il reddito, i servizi pubblici, le infrastrutture e la produttività. Sebbene molte città in Cina stiano seguendo il modello di coordinamento rurale-urbano da più di 15 anni, l’idea di uno sviluppo integrato urbano-rurale è un concetto politico più recente, che risale al 2006. Nel 2007, il governo centrale ha designato le municipalità di Chongqing e Chengdu come aree pilota, nel 2008 Suzhou ha iniziato a sperimentare tale modello e nel 2014 il governo centrale ha designato Suzhou unica città-regione pilota a livello nazionale. Lo sviluppo coordinato urbano-rurale non ha solo lo scopo di razionalizzare l’uso fisico del territorio nelle aree periurbane, ma si estende a tutte le relazioni economiche e sociali tra città e campagna per realizzare una società più equa e armoniosa. Per fare progressi in questa direzione, il XIII piano ha incluso una riforma del sistema di assistenza sociale per equiparare i servizi pubblici di base tra le diverse province e tra le aree rurali e urbane.

In ritardo sul processo di urbanizzazione, che era solo il 10% nel 1950 e il 18% nel 1980, la Cina si è urbanizzata rapidamente solo dai primi anni Ottanta e oggi non lo è ancora completamente. Infatti, un paese può essere considerato completamente urbanizzato quando il suo rapporto di urbanizzazione è tra il 75 e l’85%, condizione che si raggiunge dopo le tre fasi descritte dal demografo della Stanford University Kingsley Davis: una prima fase molto lenta nel periodo preindustriale, seguita da un aumento man mano che un paese si industrializza e poi una stabilizzazione. Le previsioni per la Cina indicano un tasso di urbanizzazione del 60% nel 2020 (rispetto al 56,1 nel 2015), accompagnato da una crescente integrazione dei migranti nel sistema urbano. Di questi, 100 milioni dovrebbero ricevere la residenza urbana. Secondo altre previsioni, il tasso di urbanizzazione potrebbe superare la soglia del 68%, con un incremento di 310 milioni di abitanti tra il 2010 e il 2030. Il declino della popolazione rurale è insito nella struttura demografica del paese. Anche in assenza di una migrazione rurale su larga scala, nei prossimi 20-30 anni il tasso di urbanizzazione è destinato in ogni caso ad aumentare a causa dell’invecchiamento della popolazione rurale.



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