Legnano 1176 by Paolo Grillo;

Legnano 1176 by Paolo Grillo;

autore:Paolo Grillo; [Grillo, P.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
ISBN: 9788858103784
editore: edigita
pubblicato: 2012-11-14T23:00:00+00:00


4. La strategia imperiale

A parte il dubbio colloquio di Chiavenna, durante l’inverno Federico lasciò effettivamente Pavia e compì un tour diplomatico al fine di rafforzare le sue posizioni in Italia e consolidare i rapporti con i suoi alleati locali. Il 20 novembre egli era nel castello imperiale di Annone, presso Asti, da dove poi tornò in Lomellina. Dopo aver celebrato il Natale a Pavia, il 5 gennaio l’imperatore era a Torino, dove pose sotto la sua protezione il monastero del Gran San Bernardo; pochi giorni dopo si spostò a Ivrea. Federico sembrava dunque intenzionato a rafforzare le sue posizioni sull’itinerario occidentale, da lui stesso seguito nel 1174. Non sappiamo se si trattasse di un tentativo di depistare gli avversari o se la strategia imperiale avesse conosciuto un improvviso cambiamento: tali mosse si rivelarono comunque inutili, dato che l’imperatore decise di mutare le carte in tavola con una mossa tanto promettente quanto azzardata, in maniera da poter disporre al più presto delle forze con cui riprendere l’attacco.

Nel marzo del 1176 Federico mise a segno un altro importante colpo diplomatico, portando dalla sua parte la città di Tortona, alla quale impose di concludere alleanza con Pavia, in cambio della quale quest’ultima avrebbe dovuto cedere a Tortona numerosi castelli da essa detenuti o protetti. L’acquisizione di Tortona al fronte imperiale rafforzava decisamente lo schieramento contro Alessandria, che veniva così a trovarsi praticamente circondata dal marchesato di Monferrato a sud e a ovest, da Pavia a nord e da Tortona a est. Il diploma federiciano specificava che il comune di Tortona non avrebbe potuto accogliere uomini originari dei borghi da cui Alessandria aveva avuto vita: evidentemente si prevedeva una vicina distruzione della città nuova e il successivo trasferimento coatto dei suoi abitanti nelle località da cui erano emigrati. La notizia della defezione di Tortona dallo schieramento comunale si sparse con rapidità, alzando non poco il morale dello schieramento federiciano: poco tempo dopo, scriveva con soddisfazione un prelato tedesco, «abbiamo sentito che l’imperatore ha preso Tortona e ricevuto nella sua grazia i cittadini di quella città e li ha legati con un patto, in modo che sia pronto ad aggredire Alessandria e che con i tortonesi aggiuntisi alle sue forze, Alessandria non è più in grado di ribellarsi».

Forse il mutamento di campo di Tortona contribuì a mutare gli originari piani imperiali. Si presentava infatti la possibilità di un vero e proprio colpo decisivo contro Alessandria, sfruttando anche l’effetto sorpresa. Federico, dunque, invece di far effettuare ai rinforzi l’estenuante periplo occidentale attraverso la Borgogna e i territori sabaudi, optò per una strada più diretta, approfittando del recente ritorno di Como alla fedeltà imperiale. Il nuovo itinerario avrebbe visto le truppe scendere dal passo del Lucomagno, che si trova al confine tra l’attuale Canton Ticino e il Canton Grigioni. Di qui, attraverso Biasca, Bellinzona e Como, i cavalieri sarebbero giunti in Lombardia, pronti per congiungersi alle milizie di Pavia, di Tortona e del marchese di Monferrato per sferrare un colpo decisivo ad Alessandria – questa volta in



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