Lisa Verdi e il sole di Aresil by M. P. Black

Lisa Verdi e il sole di Aresil by M. P. Black

autore:M. P. Black [Black, M. P.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Sagas, Fantasy, General
ISBN: 9788863072181
Google: 2GJkQgAACAAJ
editore: Zerounoundici
pubblicato: 2009-10-15T06:13:17+00:00


***

Il tunnel di colori le avvolse ancora e, dopo qualche secondo, si trovarono nella Sala degli Specchi, dove Marta, Anna e Marcus attendevano in un silenzio carico di tensione.

“E ora guarda, Lisa. Qui avrai le risposte che attendevi da tempo.”

***

Marta arretrò e afferrò il ciondolo. Lo specchio dinanzi a lei si era dissolto, sostituito da un cono di vento forte e grigio, che le procurò brividi gelati lungo la schiena.

“Arrivano” sibilò il Generale Marcus, sguainando la sua spada. “Dovrai essere rapida, mia Signora, o non avremo speranze.”

Marta fece un cenno di assenso ad Anna, armata di una spada d’acciaio. Il turbinio di vento cessò e in pochi istanti apparvero nelle sale la Madre e Anton.

Silvia sbarrò gli occhi e alzò una mano contro la Signora degli Elfi, ma il ciondolo si attivò rapidamente e la inglobò in una luce scura che la sollevò da terra.

La reazione di Anton non tardò ad arrivare. Tentò di colpire la Signora degli Elfi con la sua spada laser, ma Anna fu più veloce e lo trafisse nel petto.

Anton boccheggiò, in cerca di un’aria che probabilmente stentava ad arrivare ai polmoni. Lasciò cadere a terra la spada, si inginocchiò e strinse le mani sulla ferita che sanguinava copiosamente.

All’interno della sfera che la teneva imprigionata, la Madre urlò. Fu un grido disperato e assordante, che penetrò nelle ossa di Marta e la costrinse a proseguire in fretta.

La Signora degli Elfi pronunciò qualche verso nell’antica lingua elfica e, infine, urlò un’ultima, terrificante parola, quella che avrebbe relegato la Madre nella tetra dimensione oscura. Marta abbassò il ciondolo e fissò Silvia negli occhi grandi e allucinati.

Presto il suo corpo prese a sbiadire, sotto lo sguardo impotente di Anton che non era ancora crollato a terra. Ormai evanescente, l’essenza della Madre si confuse con l’energia della sfera, finché non fu un tutt’uno con essa. Il globo prese a ruotare su se stesso a velocità sempre maggiore, quindi scomparve, lasciando solo sbuffi di vapore che si esaurirono in fretta.

Marta si sentì mancare. Aveva esaurito tutte le forze, ma fu afferrata rapidamente da Marcus, che la stese dolcemente a terra.

“E’ finita, Anton” gli disse il fratello con un tono di voce che nascondeva a malapena una profonda vena di tristezza. “E’ finita…”

Anton si accasciò supino sul pavimento, gli occhi sbarrati e il respiro affannoso.

“Come… come… “ farfugliò, fissando il fratello con astio.

“Meredith la Strega ci ha rivelato il vostro piano. Ora è nostra alleata e servirà per sempre la Signora degli Elfi.”

Anton rantolò e osservò il fratello che usciva rapidamente dalla sala, seguito da Anna che appariva visibilmente turbata e continuava a fissare la spada insanguinata.

“Ritornerò, sorella di Marta, ritornerò” biascicò Anton, alzando leggermente il capo. “E ti ucciderò!”



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