L'italiano in 100 parole by Gian Luigi Beccaria

L'italiano in 100 parole by Gian Luigi Beccaria

autore:Gian Luigi Beccaria [Beccaria, Gian Luigi]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: EPUB9788858670354-141928
editore: Rizzoli
pubblicato: 2014-08-14T16:00:00+00:00


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Atmosfera politica

Nel corso del XVIII secolo si diffondono numerosi neologismi tecnico-scientifici,1 da parafulmine (1793),2 calco del francese parafoudre (1783) a globo o pallone aerostatico (la mongolfiera fu realizzata nel 1783). Elettricità (nel senso proprio di entità fisica della materia che si presenta in due forme opposte, positiva/negativa, e dà luogo ad attrazione/repulsione) è francesismo attestato dal primo Settecento nell’abate Galiani, 1715.3 Grande sviluppo hanno la chimica, la biologia, la fisica, la botanica. Assistiamo a una sistematica divulgazione del sapere scientifico anche nei giornali e nelle gazzette. Elasticità, cubo, quadrato, elettricità sono voci che compaiono anche in poeti e narratori. Gli stessi versi del Parini mostrano la presenza del lessico scientifico nei salotti: «Te con lo sguardo e con l’orecchio beva / la Dama da le tue labbra rapita; / con cenno approvator vezzosa il capo / pieghi sovente: e il calcolo, e la massa, / e l’inversa ragion sonino ancora / su la bocca amorosa» (Il Mezzogiorno, vv. 45 ss.).

Molte parole scientifiche assumono sfumature nuove, scivolando dal fisico allo spirituale, all’ambito dei sentimenti, alla reazione soggettiva. Tali applicazioni metaforiche non sono certo una novità nel corso della storia di una lingua. Scrittori, filosofi, scuole di pensiero, hanno sempre rinnovato e approfondito il senso delle parole modificandone il significato concreto, trasformandolo e interiorizzandolo nella valutazione della persona: si pensi a gentile, da ‘nobile di nascita’ a ‘che ha maniere garbate e affabili, cortese’ (XIV secolo), franco da ‘libero’ a ‘che non dissimula i suoi pensieri’ (Machiavelli), ingenuo da ‘nato libero’ a ‘chi rivela sincerità’ (ancora Machiavelli), onesto da ‘decoroso’ a ‘di animo retto’ (M. Palmieri), sincero da ‘di sostanza pura’ a ‘veritiero’ (Ariosto). Sono tutti esempi che ci fanno assistere alla «trasformazione di condizioni innate o acquisite per ragione estrinseca in qualità d’animo».4

Tale «interiorizzazione di valori» si accentua in particolare nella circolazione europea del lessico settecentesco. Simpatia (e vedi simpatico, simpatizzare) nell’etica di Hume (1711-1766) costituiva il fondamento del rapporto sociale.5 È parola greca che già esisteva nel lessico intellettuale nel senso di ‘forza di attrazione irresistibile e occulta’, una forza su cui avevano lungamente disputato fisiologi, fisici, filosofi e anche teorici della magia, una parola che, col decadere delle scienze occulte e l’affermazione del metodo sperimentale – la «natural simpatia» della luna con la terra, la «simpatia di aghi calamitati»: Galileo, Dialogo sopra i due massimi sistemi –, all’inizio del secolo si specifica come ‘sentimento di benevolenza’.6 Oppure si noti come un termine scientifico, amalgama, amalgamare, trasmesso con il linguaggio degli alchimisti, nel senso proprio di ‘fondere uno o più metalli col mercurio’, prenda soltanto nel Settecento il senso figurato di ‘unire, fondere, dare coesione’ («la pubblica istruzione che noi intraprendiamo, non dee avere altro scopo che amalgamare, per così dire, la nazione colla virtù», 1799).7

L’impulso allo scivolamento dal fisico allo spirituale ci viene molto spesso, come già abbiamo potuto notare, dalla Francia. Penso a duttile, riferito non alla fisicità ma alla natura umana, come dirà Leopardi nello Zibaldone (27 agosto 1821): «sviluppabile, modificabile, duttile, pieghevole, conformabile la natura umana»;



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