Nobili e re: L'Italia politica dell'alto medioevo by Paolo Cammarosano

Nobili e re: L'Italia politica dell'alto medioevo by Paolo Cammarosano

autore:Paolo Cammarosano [Cammarosano, Paolo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2014-07-20T22:00:00+00:00


Note

1 Per il Natale fiorentino di Carlo, nel 786: Annales regni Francorum, pp. 72-73; per il capitolare di Lotario con le disposizioni sulle scuole cfr. il precedente capitolo, nota 30 e testo corrispondente; della vicenda di Siracusa, non conquistata nel corso di questa invasione saracena dell’827 ma costretta a versare un tributo di 50.000 soldi, riferiscono i Gesta episcoporum Neapolitanorum, p. 429. Sul problema della città altomedievale italiana in genere, molti spunti interessanti e ampia bibliografia di studi archeologici in Delogu, La fine del mondo antico.

2 Duchesne, Le Liber Pontificalis, II, pp. 81-82, 115, 123-125, 127, 131-132.

3 Nei termini che erano stati definiti vent’anni prima: cfr. qui sopra cap. VII, nota 12 e testo corrispondente.

4 Duchesne, Le Liber Pontificalis, II, p. 91.

5 Ivi, p. 134.

6 Ivi, pp. 117-118.

7 Ivi, p. 6 e bella nota del Duchesne a p. 36.

8 Duchesne, Le Liber Pontificalis, I, p. 486; per l’epitaffio, attribuito ad Alcuino, ivi, nota 132 alle pp. 522-523.

9 Duchesne, Le Liber Pontificalis, II, pp. 86-87.

10 Ivi, pp. 97-101.

11 Cfr. il capitolo precedente, pagine iniziali.

12 I Gesta episcoporum Neapolitanorum constano di una prima sezione, di autore anonimo e quasi tutta compilata di seconda mano, di un nucleo centrale che è il più corposo e importante (pp. 424-435 dell’edizione Waitz) e si deve a un diacono Giovanni contemporaneo del vescovo Atanasio I (morto nell’872), di una brevissima continuazione, mutila, dovuta al suddiacono Pietro, che narra gli inizi del vescovato di Atanasio II.

13 Gesta episcoporum Neapolitanorum, p. 425. Ricordiamo che Napoli era diocesi suffraganea di Roma, per cui spettava al papa in quanto metropolita della provincia romana la consacrazione dei vescovi partenopei. La ricostruzione che segue è tutta fondata su questi fasti episcopali napoletani.

14 Su Atanasio II, oltre alla parte finale dei Gesta episcoporum Neapolitanorum, v. anche Erchemperti Historia Langobardorum Beneventanorum, pp. 250-251 (dove Atanasio è detto vescovo e magister militum, che è lo stesso di duca).

15 Queste frasi nella Chronica Sancti Benedicti Casinensis, p. 477; per il resto la vicenda capuana è delineata nel breve Catalogus comitum Capuae, pp. 498-501; gli studi fondamentali sono quelli di Cilento, Le origini della signoria Capuana e Italia meridionale longobarda (in quest’ultimo, alle pp. 103-174, un ampio studio della cronaca capuana e una migliore edizione del suo testo).

16 Su questi avvenimenti la fonte principale è la Cronaca veneziana del diacono Giovanni: in particolare, per i Badoer e i Candiani, pp. 127-128 e 133.

17 Delle imprese di Guido III di Spoleto parlerò nel capitolo che segue. L’esilio politico a Benevento, e poi la fortuna locale, del nobile Sicone di Spoleto sono narrate diffusamente in Westerbergh, Chronicon Salernitanum, pp. 42-50, 57-60.

18 Un bel profilo delle vicende di Salerno, di Benevento e del Mezzogiorno «longobardo», e al tempo stesso della cultura letteraria in cui si riflesse quel mondo di prìncipi e nobili, è offerto da Delogu, Mito di una città meridionale.

19 Cronaca veneziana del diacono Giovanni, p. 133.

20 Cfr. nel capitolo che segue, nota 5 e testo corrispondente.

21 Vedi Erchemperti Historia Langobardorum Beneventanorum, p. 248, e la Translatio S. Severini inserita nei Gesta episcoporum Neapolitanorum, pp.



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