Nova SF n. 23 (seconda serie) - La valle delle nebbie by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Perseo Libri srl
pubblicato: 1992-10-31T16:00:00+00:00

PIANETA DELLE CACCE

Virgil si svegliò lentamente, con una strana sensazione di presenza dentro di lui. L’alienità di quel contatto lo fece rabbrividire e il suo primo impulso fu di colpire alla cieca, ma fu la presenza familiare di K’muni a tranquillizzarlo.

«Non ti agitare troppo, Colpitore. Siamo molto stretti qui, è vero, ma ci stiamo già dando da fare per cercare di sistemare la situazione.»

«K’muni! Bello sentirti. Stai bene?»

«Bene. Ricordati che ormai sono un’autentica autorità, in fatto di fusioni mentali e coabitazioni forzate.»

Ora che la sua mente funzionava un poco più lucidamente Virgil percepiva anche la presenza attiva del Guardiano.

«Temevamo che non ti riprendessi più. L’ultimo colpo ti ha preso in pieno ed è stato forte.»

«Non quanto quello che ha preso lui, pare,» sussurrò Virgil scrutando il cadavere di Ispiratore che giaceva di fronte a lui. Pareva una bambola rotta. Non sembrava più un Dio, adesso.

«Non c’era altra scelta, lo sai,» osservò Guardiano.

«Lo so. Sto abituandomi alla morte, ma non mi piace. È un tale spreco.» Sospirò e cercò di sorridere. «Pare che abbia funzionato, vero? il Signore dell’Inizio del Tempo aveva autorità sufficiente ad annullare le programmazioni?»

«L’aveva.»

«Hanno risposto tutti?»

«Tutti. Ora lui è in contatto con tutti loro. Sta controllando la situazione.»

Ora Virgil sentiva la presenza aliena più attivamente e gli faceva meno paura. Le loro menti erano abbastanza separate, era più facile.

«Forse è tutta una questione di abitudine,» osservò K’muni.

«E in effetti tu sei un esperto. Ma che fine ha fatto Frank? Non lo sento… Non è...?»

«Sta bene anche lui. Sono molto soddisfatto di essere riuscito a mantenere una certa promessa verso il tuo amico terrestre, Frank il Coraggioso. Una volta che ha permesso la fusione sono riuscito a proteggere la sua mente, che non è stata danneggiata. Ora è tornato al suo corpo, sulla Terra. Mi pareva che fossimo sin troppo stretti, qui. Ho fatto male?»

«Hai fatto benissimo. Meno male che almeno lì non ci siano problemi. Sai per caso che fine abbia fatto il mio corpo, sulla Terra?» chiese poco dopo, quasi con esitazione.

«Non dovrebbe aver subito danni, ma sarà caduto in coma di nuovo, quando tu l’hai abbandonato. Ho fatto attenzione di lasciarlo in un posto caldo e tranquillo, prima o poi lo troveranno.»

«Anche quella sta diventando un’abitudine. E dalla tua parte, come vanno le cose?» chiese alla presenza.

La risposta era un sussurro carico di potere. «La potenza militare dei Guardiani è in condizioni migliori del previsto. Non conosco ancora bene la situazione, ma i Karji non sembrano per nulla ben preparati. Fra poco saremo adeguatamente pronti ad attaccare.»

«No.»

«Cosa?»

«No. Non ci saranno attacchi, né spetta a te decidere.»

«Che vuoi dire? Sono Ader dei Guardiani, membro del Consiglio. È a me che i Guardiani obbediscono.»

Virgil cercò di ricacciare in fondo all’animo la paura. «Non è detto. Ora che hai annullato i limiti della programmazione i Guardiani potrebbero decidere di obbedire alle istruzioni più ragionevoli. E la guerra non lo sarebbe.»

«Sei pazzo, piccolo uomo.»

«Non è detto, Ader,» s’intromise la colonna di cristallo del Guardiano. «Lui conosce la situazione meglio di te.

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