Parola di Giobbe by Giobbe Covatta

Parola di Giobbe by Giobbe Covatta

autore:Giobbe Covatta [Covatta, Giobbe]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
ISBN: 88-7782-492-1
editore: Salani
pubblicato: 1991-07-14T22:00:00+00:00


Esaù e Giacobbe crebbero.

Esaù andava a caccia ed era un buon cacciatore; Esaù pasceva le pecore ed era un buon pastore; Esaù coltivava il grano ed era un buon contadino; Esaù di­fendeva l'accampamento ed era un buon guerriero.

Giacobbe non faceva assolutamente niente, ed era un buontempone.

E Rebecca gli disse: «Giacobbe, aiuta tuo fratello, non vedi quanti sacrifici fa?»

E in quella Isacco ebbe un attacco di gotta fulminan­te e morì, lasciando tutti i suoi averi a Esaù.

E Giacobbe andò da Esaù e con voce melliflua gli disse: «Ora che sei ricco puoi smettere di lavorare e divertirti un po'... ho giusto qua una tombola nuova nuova: vuoi fare una partitina?»

Ed Esaù accettò volentieri, e gli occhi di Giacobbe ebbero lampi di ingordigia.

Allora Giacobbe andò in cucina e disse:

«Mamma, mi dai i fagioli per giocare a tombola?».

E Rebecca rispose: «Senti, Giaco': sto facendo l'insalata di fagioli, cipolle e cammello sott'olio.5 Prendi le lenticchie e giocate con quelle».

Giacobbe distribuì le lenticchie e cominciò ad estrarre i numeri: in sedici ore di gioco Esaù non fece nemmeno un ambo, e per pagare i debiti fu costretto a cedere al fratello la sua primogenitura.

E fu così che Giacobbe si prese tutta l'eredità di Isacco ed Esaù rimase solo con una manciata di lentic­chie.

E quando Esaù morì, si dice che fu fatto angelo, da cui il proverbio: «Anche gli angeli mangiano lentic­chie».



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