Quando eravamo lontani (Italian Edition) by Adelaide Fiorini

Quando eravamo lontani (Italian Edition) by Adelaide Fiorini

autore:Adelaide Fiorini [Fiorini, Adelaide]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B074KNVKF5
pubblicato: 2017-08-02T22:00:00+00:00


10

Nonostante Lea fosse appena stata licenziata, un sorriso le illuminava il volto. Un sorriso falso, inventato solo per rendere più serena la sua Roby, ma pur sempre un sorriso.

"Cos'hai? Perché diamine piangi?" chiese Lea, sollevando di peso Roberta da terra e mettendola a sedere sullo sgabello etnico posto nei paraggi, dono dello zio africano Zuav.

Roberta smise immediatamente di piangere, come se si vergognasse di dimostrare la sua debolezza alla sorella maggiore, si alzò e andò in bagno per bagnarsi il viso. Poi, tra lacrime ingoiate e singhiozzi repressi, disse:

"Com'è che sei stata licenziata?"

"Gli stronzi esistono! E il mio capo è uno di questi!"

Roberta sospirò, chiuse il getto dell'acqua e ritornò nel soggiorno, asciugandosi con un pezzo di carta igienica.

"Si può sapere perché di asciughi con quella roba là? Ci sono degli asciugamani!" gridò Lea, mentre metteva il trench nell'armadio dell'ingresso. Con quell'impermeabile sembrava il tenente Colombo, cosa che faceva spesso ridere gli amici della ragazza.

"Te l'ho sempre detto che quegli asciugamani sono duri e mi raschiano! Forse se mamma usasse l'ammorbidente…"

"Lo sai che è allergica! L'ammorbidente le dà prurito!"

"Certo, certo! Ma non credo proprio che tutti gli ammorbidenti siano aggressivi come il Vernel! Perché non prova a usare il Coccolino?"

"Glielo diremo, ma non credo che cambierà assai! E comunque, mi spieghi perché stavi per terra a frignare?"

"Papà è partito e non mi ha voluto dire per dove, e quando io ho cercato di opporre resistenza, lui mi ha scaraventato dall'altra parte del salone! Ecco perché stavo per terra a frignare!"

"Oh, Dio! E mamma lo sa che è partito? E per quanti giorni sta via?"

"Non farmi tutte queste domande, perché nella mia testa non ci sta neppure l'ombra delle risposte!"

Lea si sedette sul tappeto multicolor, un altro dono dello zio Zuav, e abbracciò un cuscino di Diddl, che gli regalò suo padre il Natale di due anni prima.

"Lea, per quanto riguarda il tuo lavoro…che farai?" chiese Roberta, esitante, come se temesse di gettare un pugnale nell'animo già ferito della sorella.

"Non so…Veramente Mariana ha detto che sua zia, direttrice dell'azienda "Elektra", potrebbe ingaggiarmi come commessa!"

"E questa "Elektra" è un altro negozio di jeans?"

"No, vende di tutto: dagli abiti per bambini a quelli prèmaman, in seta, shantung, raso, jeans, lana…il tessuto che vuoi tu, insomma!"

"Wow! E quindi, potresti andare a lavorare lì!"

"Esattamente! Anche se ho avuto un'altra proposta di lavoro…"

"Davvero?"

"La conosci Krizia Ponente, 17 anni, arpista nata, origini celtiche?"

"Per nulla proprio!"

"E' la ragazza di Umberto! E lei mi ha detto che, volendo, potrei lavorare nella galleria d'arte di suo padre!"

"U- Umberto? Scusa, da quando ha la ragazza, e così piccola per giunta?"

"Da due settimane! Si sono conosciuti al cinema, si so' scambiati il numero di cellulare, si sono visti per un po' di giorni, poi è arrivato il primo bacio e…zacchete, stanno insieme!"

Roberta deglutì, pensò all'occasione che si era lasciata sfuggire e disse alla sorella:

"Ma tu vuoi lavorare nella galleria d'arte del padre di Krizia o nel negozio "Elektra"?"

"Veramente non so. Tu che mi consigli?"

"Il negozio della zia di Mariana!"

"L'avevo pensato anch'io! Così



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.