Steel Danielle - 1996 - Silenzio e onore by Steel Danielle

autore:Steel Danielle [Steel Danielle]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788882741945
Google: t1npAQAACAAJ
editore: Sperling Paperback
pubblicato: 2001-10-14T21:00:00+00:00

10.

IL giorno in cui lasciarono la casa fu il più triste della loro vita. Lo avrebbero ricordato per sempre.

Non c'era più il cane, e neppure l'automobile. La casa era quasi vuota, e fra quei muri spogli si provava una strana sensazione. I nuovi proprietari avrebbero cominciato il trasloco quello stesso pomeriggio; Tak aveva lasciato le chiavi a un vicino.

Avevano buttato via gran parte delle provviste, anche se era sembrato un vero spreco, e regalato il resto a Peter.

Ma la cosa più penosa fu lasciare quel luogo, dove avevano vissuto per quasi diciotto anni. Reiko e Tak avevano acquistato la casa mentre lei era in attesa di Ken. Lì erano nati tutti i loro figli, lì erano stati felici per tutti quegli anni. Per un lungo attimo Reiko rimase immobile a guardarsi attorno per l'ultima volta, ripensando ai tempi felici, e Tak le si avvicinò circondandole le spalle con un braccio.

«Torneremo, Rei», mormorò con tristezza.

«Ma la casa sarà di qualcun altro», osservò lei, piangendo.

«Compreremo una nuova casa.»

Ma adesso li aspettava una nuova vita e molti ostacoli da superare prima di poter realizzare quel sogno.

«Te lo prometto.».

«Lo so», sussurrò lei cercando di mostrarsi coraggiosa, e mentre usciva lentamente, tenendo per mano Tak, pronunciò una breve preghiera augurandosi di ritrovarsi di nuovo a casa presto, insieme a tutti i suoi cari.

Peter li condusse con la sua macchina alla base di controllo. Ogni bagaglio era contraddistinto da uno dei cartellini che erano stati consegnati a Tak e che tutti i membri della famiglia dovevano avere. Tami aveva legato il suo a un bottone della giacchetta di lana che indossava. Sally se lo era attorcigliato intorno al polso, Reiko, Tak e Ken lo portavano sulla giacca.

Quanto a Hiroko, Peter glielo attaccò premurosamente al bottoncino più alto della giacca di maglia. 70917.

Hiroko prese posto in macchina con il cestino di Anne Spencer sulle ginocchia. Reiko si era rallegrata di quel regalo ed era convinta che si sarebbe rivelato utile. Il tragitto fino alla base di controllo fu breve e silenzioso. Ma appena voltato l'angolo, quando videro in lontananza l'edificio, ebbero l'impressione di essere piombati in pieno caos e fissarono con gli occhi sgranati quella folla incredibile e quella massa di bagagli accanto a una fila di autobus.

«Mio Dio!» esclamò Tak, sconvolto.

«Hanno intenzione di far partire tutti gli abitanti di Palo Alto?».

«Sì direbbe proprio, non ti pare?» rispose Peter cercando di evitare le persone che si accalcavano per raggiungere la base di controllo. Tutti portavano scatole o valigie, cercando di tenere per mano i bambini e guidare le persone anziane attraverso la strada. Ad aspettarli c'era almeno una dozzina di autobus. La confusione era totale. Tak non aveva la minima voglia di unirsi a quella massa di gente.

Le autorità avevano vietato a Peter di accompagnare i Tanaka fino a Tanforan con l'automobile. Non era permesso arrivare all'ippodromo a bordo di un veicolo privato. Avrebbero dovuto prendere l'autobus, insieme agli altri. Ma Peter aveva promesso di seguirli a Tanforan, nella speranza di ritrovarli.

Prima, però, cercò di parcheggiare la macchina.

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