Storia della guerra civile americana by Giampiero Carocci

Storia della guerra civile americana by Giampiero Carocci

autore:Giampiero Carocci [Carocci, Giampiero]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


La guerra fino alla battaglia di Gettysburg

I confederati posero la loro capitale a Richmond, città della Virginia distante appena duecento chilometri da Washington, capitale dell'Unione. Durante tutta la guerra le due capitali subirono la minaccia degli eserciti avversari. Washington, che si trovava in territorio schiavista (tale era il Maryland), fu trasformata in un campo trincerato. Le preoccupazioni per la sua sorte, esposta come era agli attacchi nemici, furono particolarmente forti nei primissimi mesi di guerra, fino al luglio del 1861, quando il Maryland dichiarò in via definitiva la sua lealtà nei confronti dell'Unione. Ma Washington continuò ad essere in prima linea perché il fronte si stabilizzò sul fiume Potomac, sulle cui rive settentrionali sorgeva la città. Quasi tutti, compresi i dirigenti dell'Unione più capaci, ritenevano che la guerra non sarebbe durata più di tre mesi. Solo più tardi ci sirese conto di quale somma di sacrifici e di sforzi immani avrebbe richiesto la condotta del conflitto. La guerra fu combattuta principalmente su due fronti: quello della Virginia settentrionale tra Washington e Richmond; e quello a occidente degli Appalachi, nei grandi spazi compresi fra questa catena montuosa e il Mississippi. Questo secondo fronte si rivelò decisivo per le sorti della guerra, che l'Unione non sarebbe mai stata in grado di concludere vittoriosamente se avesse combattuto solo in Virginia. Ci fu anche un terzo fronte, ma sempre di scarsa importanza, nei territori a occidente del Mississippi.

All'inizio delle ostilità l'esercito dell'Unione era comandato dal generale Winfield Scott, un vecchio, capace militare, uno dei pochi consapevoli della lunghezza della guerra che attendeva il paese. Anche il suo piano operativo era lungimirante, come gli avvenimenti degli anni successivi avrebbero confermato: era basato sul blocco navale delle coste confederate (su questo aspetto tutti concordavano) e sull'invio di un corpo di spedizione che, lungo l'Ohio, penetrasse nello Stato del Mississippi in modo da circondare il paese nemico e, risalendo verso nord. prendesse alle spalle il fronte della Virginia. Ma il piano fu bocciato dalle altre autorità dell'Unione, compreso Lincoln, premute dalla opinione pubblica che, dal miraggio della guerra di tre mesi, reclamava a gran voce di marciare su Richmond. In luglio l'esercito si mosse verso Richmond per affrontare in campo aperto il nemico. Una folla di giornalisti, di spettatori a cavallo ed a piedi, di membri del Congresso in carrozza, si recò a vedere lo spettacolo. Ma lo spettacolo fu amaro perché il giorno 21 sul torrente Bull Run gli unionisti vennero sconfitti dalle forze confederate, comandate da tre brillanti generali, Pierre Beauregard, Thomas Stonewall, Jackson e Joseph Johnston. La disfatta degli unionisti fu totale. Uno storico ha scritto: Per tutto il giorno seguente soldati sbandati giungevano a Washington senza ordine n‚ formazione, cadendo addormentati in mezzo alla strada. Circolavano voci secondo le quali Beauregard sarebbe stato alle calcagna dell'esercito unionista e si sarebbe fatto saltare il Campidoglio e lo si sarebbe abbandonato; dovunque si parlava apertamente di tradimento. Per fortuna Lincoln non si scompose e Beauregard non inseguì. Nella parte opposta il successo di Bull Run



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