Tango e tarocco by Rosanna Fontana

autore:Rosanna Fontana [Fontana, Rosanna]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2016-03-25T23:00:00+00:00

Luigi aveva ragione. Il tavolo è ben riparato, nascosto da una grossa colonna. In questo modo si può parlare senza essere visti dagli altri avventori.

«Che cosa ti posso offrire?»

«Una vodka liscia, grazie.»

Lui diventa rosso come un peperone. «Credo che debba chiederla tu. Roberto non me la darebbe mai.»

Gli faccio marameo con le dita sul naso. «Stavo scherzando. Va bene un'aranciata.»

«Rossa?»

«No, assolutamente no. Dannata aranciata rossa... La voglio normale. Sempre che nel tuo paese la vendano una semplice Fanta.»

Ridacchia e dopo pochi minuti ritorna con due bicchieroni stracolmi di nettare dorato. Dopo averne bevuto un sorso, prendo la parola. «Allora, Lu. Perché mi hai invitato al bar?»

«Devo chiederti un favore. Ho fatto di tutto per farmene una ragione e dimenticarla, ma credo di essere ancora preso da Cristina e non posso capacitarmi che lei se la faccia con quel buzzurro di Giovanni.»

«E io in che modo potrei aiutarti?»

A questa domanda, Luigi comincia a espormi il suo piano. Dal suo punto di vista l'unico modo per capire se c'è ancora una possibilità per lui e Cri consiste nell'ingelosirla. E chi meglio di me per riuscire nell'intento?

«Sei una ragazza bellissima e matura. Se ti dimostrassi interessata a me, sicuramente riusciremmo a provocare un incendio nella mia ex.»

"Sempre che ci sia una miccia da innescare" penso, ma evito di esprimere il mio punto di vista per non deriderlo apertamente.

«Che ne dici allora? Ci stai?»

Ho poco tempo per prendere una decisione senza sembrare una deficiente. Che rispondo? Accetto oppure no? Mentre nel mio cervello si muovono gli ingranaggi vorticosamente, all'improvviso mi è tutto chiaro. In fondo fare l'oca con Luigi potrebbe avere i suoi lati positivi. Valutare la reazione di Leon mi permetterebbe di comprendere meglio il suo punto di vista e mi aiuterebbe a scegliere tra lui e il fratello. Così gli dico di sì e lui dall'emozione inizia ad agitare le gambe.

«Scusami, ma devo scappare in bagno.»

In attesa che ritorni, inizio a osservare le stampe della Sicilia appese alle pareti e a leggere le didascalie. In quel mentre una voce mi arriva all'orecchio ed è come se il tempo si fermasse. Inizio a sudare sotto le ascelle e nello stesso tempo, nonostante il caldo asfissiante temperato solamente dalle pale di un ventilatore a soffitto, mi sento raggelare dalla punta dei piedi alla punta dei capelli.

«Roby, mi dai un doppio whisky?»

«Bevi per dimenticare, Vale? Lascia perdere. Se lo mandi giù a stomaco vuoto, ti stronca.»

Al pensiero di essere nello stesso locale con Valentino, cominciano anche a tremarmi le gambe e ad annebbiarmi la vista. Cerco di cacciare via quest'inquietudine; forse il modo migliore per farlo è alzarmi e andare da lui, fingendo una nonchalance che non mi appartiene. Eppure so che non riuscirei a nascondere il disagio; per questo, sebbene sia ben nascosta dalla colonna, mi rannicchio su me stessa per sembrare più piccola e rallento i respiri, per non fare troppo rumore. Così sento il resto della conversazione.

«E se anche fosse, a te che importa?»

«Te lo dico perché ti voglio bene. Ti conosco da quando eri un ragazzetto e venivi qui per chiedermi la limonata.

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