Tecniche e spazi della guerra medievale by Aldo A. Settia

Tecniche e spazi della guerra medievale by Aldo A. Settia

autore:Aldo A. Settia [Settia, Aldo A.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: History, Military, Strategy, Europe, Medieval, Political Science, Political Freedom
ISBN: 9788883341915
Google: ue3bAAAAMAAJ
editore: Viella
pubblicato: 2006-10-15T17:41:09+00:00


Il supremo reggitore del comune coordinava peraltro anche il servizio informazioni tattico. Nell'ottobre del 1229, quando era ancora podestà Ugo Ugolini da Città di Castello, si registrano in uscita 52 soldi per le spese incontrate da lui e da altre due persone che, per due giorni e una notte, erano stati a Selvole e a Cerreto «pro inveniendo que facerent Florentinos»; e nel dicembre, 4 soldi e 6 denari toccarono a Mazzolino, scudiero del podestà, inviato per due giorni a Castagnoli, nel Chianti, «pro novis inveniendis»; in quello stesso mese, Bonamico di Selvole ebbe un indennizzo di 15 soldi per gli effetti personali perduti quando il podestà l'aveva mandato «in exercitu Florentinorum pro novis inveniendis».28

Uomini inviati dal podestà si recano a Montefollonico nel luglio e nell'agosto del 1230 «per conoscere se gli Orvietani erano già arrivati a Montepulciano»; altri vanno «ad contradam de Selvole» il giorno in cui essa fu occupata dall'esercito fiorentino, e il podestà in persona raggiunge poi la località, insieme con il banditore Ventura, «ad videndum exercitum Florentinum».29 Egli, tramite gli uomini ai suoi ordini o addirittura personalmente, provvedeva dunque a raccogliere informazioni anche sul campo di battaglia in presenza del nemico: si può perciò ben dire che fosse il referente principale, se non l'unico, dell'organizzazione informativa del comune.

Sempre nell'agosto del 1230 Dainese, scudiero del podestà, riceve ben tre lire a sovvenzione delle spese incontrate recandosi ad Arezzo «per ordinare che il podestà di Montepulciano, che era andato a Firenze, potesse essere catturato, e per i messi inviati a Firenze e ritornati a Siena a tale scopo»;30 motivazioni non del tutto chiare, ma che sembrano nascondere una complessa operazione di intelligence a danno della nemica Montepulciano condotta, non a caso, da uno scudiero del podestà. Quest'ultimo nel mese di ottobre, insieme con il siniscalco del comune e con una solenne commissione composta da non meno di dieci persone, si sposta per tre giorni a Chiusure al fine di decidere sulla sorte di quella località «ex co quod significaverat facta nostra Montepulciano»:31 un delicato provvedimento di controspionaggio, dunque, nei confronti del piccolo villaggio a nord est di Buonconvento, evidentemente divenuto un centro di informazioni in favore del nemico.



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