Testi gnostici by Luigi Moraldi

Testi gnostici by Luigi Moraldi

autore:Luigi Moraldi
La lingua: ita
Format: epub, azw3
editore: UTET
pubblicato: 2012-12-31T16:00:00+00:00


* L’armonia piramidale della emanazione degli eòni non è egualitaria, ma decrescente. Avviene così che la terza generazione degli còni - cioè la Dodecade - «il terzo frutto», non vuole amare la seconda - cioè la Decade -, anelando a rivolgersi direttamente all’Essere Supremo, all’Ogdoade.

Vi è però un «limite» (δρος) che impone il silenzio sulla incomprensibilità del Padre, e lascia spazio soltanto al «desiderio di comprenderlo». Uno «degli eòni tentò di comprendere l’incomprensibile» fu il Logos, cioè l’ultimo e «il più giovane», del quale per tre volte è sottolineata la sua «sapienza» (σοφία). La possibilità di questo errore, o caduta, risiede nel libero arbitrio; ma l’errore del Logos non mise in scacco il Padre che nella sua economia aveva previsto ogni cosa (77, 1-10).

L’intenzione del Logos era buona, ma l’impresa era più grande di lui e contraria all’armonia; «il Padre e i tutti si ritrassero da lui»: era, infatti, stabile iî «limite» posto dal Padre già prima dell’azione del Logos.

L’economia preordinata si realizzò: l’agire del Logos si concretizzò soltanto in ombre, simulacri del mondo superiore, fu causa di divisione, di. angoscia, di oblio, di dubbio, di malattie, di insufficienze, di discordie, di «ignoranza di se stesso», ecc. e il suo stesso lato perfetto rimase un ricordo. Il Logos avrebbe voluto distruggere queste sue oggettivazioni imperfette - derivanti «dal suo pensiero e dal suo orgoglio» - che ignoravano se stesse e la loro origine, ma non ne aveva la forza: cessò quindi di produrle (78, 13-81, 7).

Ma nell’ambito degli eòni suoi compagni non si restò oziosi, e ci si mosse in seguito in suo favore.

In queste righe vi sono, certo, le grandi linee di Pistis Sofia, àùYApGv, della NatArc e della scuola di Valentino, ma le differenze sono notevoli. Perciò ogni riferimento non può essere che puramente analogico, approssimativo, valevole se e in quanto aiuta a chiarire i molti punti oscuri del Trattato, essendo fuori dubbio la sua affinità con questa scuola, non per forzare assimilazioni o parallelismi.

1. terzo frutto: è verosimile si debba intendere la terza generazione primordiale, cioè gli eòni della Dodecade composta dalle sizighie emanate da Uomo e Chiesa (sempre secondo Valentino): Paracletos e Pistis, Patricos e Elpis, Metricos e Agape, Aeinous e Synesis, Ecclesiasticos e Macariotes, Theletos e Sofia (IRENEO, Aâv.haer., I, 1, 2-3), piuttosto che intendere il «terzo frutto» della prima Ogdoade composta dalle sizighie costituenti le due tetradi: Prepadre e Pensiero (έννοια), Unigenito (o Intelletto νους) e Verità, Logos e Vita, Uomo e Chiesa (IRENEO, ivi, I, 1). La Decade che porta a 30 il numero degli eòni, emana dalla sizighia Logos e Vita (dopo avere emanato Uomo e Chiesa) ed è composta da: Bythios e Mixis, Agheratos e Henosis, Autophyes e Hedoné, Akinetos e Syncrasis, Monoghenes e Macaria. Gli eòni della Dodecade «dovrebbero» seguitare le emanazioni a gloria del Padre, ma sono troppo lontani dalla fonte e non resta loro altro che il silenzio e un desiderio irrealizzabile (75, 16-17).

2. Poiché colui che volle…: «He who wished to ascend to him, so that it



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