Tutto Per Una Ragazza by Nick Hornby

Tutto Per Una Ragazza by Nick Hornby

autore:Nick Hornby [Hornby, Nick]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788860881786
Google: VZd-PwAACAAJ
editore: Guanda
pubblicato: 2009-10-15T09:12:30+00:00


«Sì, invece! Ha appena detto: ’Be’, sai’! Per lui è il modo più diretto di dire una cosa! Nella lingua di Sam significa: ’Quella ragazza mi ha incasinato tutto, non riuscivo a gestire la situazione e me la sono filata’.»

«È questo che volevi dire?» mi domandò mia mamma. «È questo che ’Be’, sai’ significa nella lingua di Sam?»

«Direi di sì.»

Non avevo la sensazione di mentire. Almeno parlavamo della persona che c’entrava, non delle cose che non c’entravano niente come la scuola o il loro divorzio. Così mi sentii un po’ sollevato. E lei, Alicia, in un certo senso mi aveva incasinato, diciamo. E decisamente non sapevo gestire la situazione.

«E a cosa ti sarebbe servito scappare?» chiese mio papà. Domanda più che legittima.

«Non volevo più vivere a Londra.»

«Quindi eri andato a Hastings per rimanerci?» domandò mia mamma.

«Be’, in realtà no. Visto che sono tornato. Però sì, avevo pensato di rimanerci.»

«Non puoi cambiare città ogni volta che ti molli con una» disse mio papà. «La vita è piena di queste cose. Dovresti trasferirti un sacco di volte.»

«Mi sento in colpa perché sono stata io a presentarli» disse mia mamma. «Non immaginavo di fare tanto danno. »

«Ma come pensavi di risolvere la cosa andando a Hastings? » riattaccò mio papà.

«Sapevo che là non l’avrei vista.»

«Allora è una del posto?»

«Di dove credi che sia? Di New York? Da quando in qua i ragazzi frequentano ragazze che non sono del posto? » disse la mamma.

«Io ’sta storia non la capisco. Capirei se tu l’avessi picchiata o roba del genere. Ma…»

«Ah, perfetto» fece la mamma. «È così che gli insegni il senso di responsabilità, eh?»

«Mica ho detto che avrebbe fatto bene. Ho detto solo che capirei. Cioè, sarebbe una spiegazione come un’altra.»

Aveva di nuovo ragione. Sarebbe stata una spiegazione come un’altra. Forse la migliore.

«La gente fa cose strane quando ha il cuore a pezzi. Ma tu queste cose non puoi saperle.»

«Uh. Ci risiamo.»

«Tu mica stavi per morire di crepacuore quando ci siamo lasciati. Mica sei scomparso chissà dove. Eri solo a casa della tua ragazza.»

E via che si ricominciava.

Qualche volta, ascoltare mamma e papà era come essere uno spettatore allo stadio quando si corrono i diecimila metri alle Olimpiadi. Quelli continuano a girare, girare, e a ogni giro c’è un breve momento in cui passano proprio davanti a te e ti ritrovi vicinissimo a loro. Ma poi spariscono di nuovo dietro la curva e li hai persi. Quando papà si era messo a parlare di me che picchiavo Alicia, era stato come se avesse scavalcato le transenne della pista per venire dritto verso di me. Ma poi si era distratto e aveva ripreso la gara.

Il giorno dopo tornai a scuola, ma non parlai con nessuno, non ascoltai niente, non presi in mano una penna per tutto il giorno. Me ne rimasi lì, a rimestare tutto nella testa e nello stomaco. Alcune cose che pensavo erano:

- Torno a Hastings.

- Il fatto che fossi già stato a Hastings era irrilevante. Potevo andarmene in un posto qualsiasi.

Un qualunque posto di mare.



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