Un matrimonio per bene by Doris Lessing

autore:Doris Lessing [Lessing, Doris]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2018-04-11T22:00:00+00:00

La sera dopo, alle sette e mezza, Mr Maynard piegò il tovagliolo e si levò da tavola, benché si fosse appena all’arrosto, e ci fossero ospiti.

“Passi la sera coi tuoi compari?” chiese Mrs Maynard asciutta. La parola “compari” era usata abitualmente da Mrs Maynard in segno di riprovazione nei confronti di quel gruppetto di anziani signori che costituivano la compagnia preferita del marito, cosa questa in cui lei avvertiva un commento, irritante anche se non pericoloso, alle sue personali attività...

“No, vado a una riunione di quel gruppo di sinistra.”

Le signore presenti emisero dei gridolini di stupore. Erano Mrs Talbot, pallida fra nuvole di chiffon grigio e perle; Mrs Lowe-Island, il corpo da sessantenne, tozzo e bruciato dal sole, avvolto in taffetà rosa; e Mrs Maynard, in un abito verde salvia tutto merletti, con una collana d’ambra che le arrivava fino alla vita.

Mr Maynard era dispostissimo a sorvolare sul suo pudding, ma non sul suo cognac, e lo bevve in piedi, a piccoli sorsi. Intervenne Mrs Lowe-Island, destinata per costituzione ad essere il luogotenente, il subordinato che deve dire e fare quel che i suoi superiori considerano troppo basso per mettercisi di persona: “Nella situazione attuale, con gli Unni all’attacco in Libia davvero non capisco come si possa sprecare il proprio tempo con un branco di sovversivi. Significa incoraggiarli, direi.”

Mr Maynard sorrise, rimise giù il bicchiere; Mrs Maynard era occupata col suo pudding, ma fu a lei che si rivolse: “Anche se gli Unni sono alle porte, mi pare che il senso delle proporzioni, noi non si dovrebbe perderlo.”

Mrs Maynard tornò ad affondare il cucchiaio, ma Mrs Lowe-Island ribatté indignata: “Sì, e magari quelli, fra un paio di settimane, invadono tutta l’Africa.”

“Mi dispiace che lei riponga così scarsa fiducia nei nostri eserciti.”

“Oh, ma lo sanno tutti quanti pochi scrupoli abbia Hitler.”

Mr Maynard rise e s’avviò alla porta.

A questo punto, la moglie chiese: “Ci porti anche quella ragazza, la Quest?”

“Vorrai dire Mrs Knowell,” esclamò Mrs Lowe-Island.

“È una così cara ragazza,” intervenne Mrs Talbot in tono di rimprovero. “Così cara, e una sensibilità artistica, poi...”

Mrs Lowe-Island vibrò tutta, e Mrs Maynard riaffondò il cucchiaio nel pudding con un’aria tale, da far capire che il cuoco domattina avrebbe avuto una lavata di capo coi fiocchi; e infatti premette il campanello con decisione.

Dalla soglia, Mr Maynard vide, nel centro della stanza vicina, il soggiorno, un tavolino con su già pronti dei mazzi di carte nuove di zecca; su altri tavolini vi erano blocchi di carta, notes, elenchi, matite: sua moglie, quella sera, intendeva dedicarsi alle sue passioni predominanti.

“Chi è il quarto?” chiese.

“Mrs Anderson.” L’informazione era stata data con malgarbo.

“Ah,” commentò Mr Maynard, e sbirciò incuriosito la moglie.

“Mrs Anderson è una donna tanto carina,” affermò Mrs Talbot tormentandosi le grosse perle. “Adesso che suo figlio è sotto le armi, ha tanto da fare, è sempre tanto occupata.”

“Tanto occupata,” gracchiò Mrs Lowe-Island, arrossendo di collera. “Saremmo tutte tanto occupate se corressimo dietro agli uomini come fa lei.”

“Oh,” sospirò Mrs Talbot.

Mrs Maynard volse lentamente gli occhi, e li

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