UTOPIA DI UN COMUNE by Franco Brugnola

autore:Franco Brugnola
La lingua: ita
Format: epub
editore: ilmiolibro.it
pubblicato: 2018-04-23T00:00:00+00:00

I lavori pubblici e la manutenzione

Il D.lgs 50/2016 disciplina anche i contratti relativi all’affidamento delle opere pubbliche e alla manutenzione; con questo termine si intendono quei manufatti realizzati a spese della collettività dai Comuni per essere fruiti indistintamente dai cittadini e quindi destinati al conseguimento di un pubblico interesse.

L’ANAC ha approvato e proposto al Ministero competente alcune Linee guida attuative del nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni, reperibili sul suo sito web.

Nel settore dei lavori pubblici, per la sua complessità i Comuni non capoluogo di provincia devono procedere secondo una delle seguenti modalità:

Ricorrendo a una centrale di committenza o a soggetti aggregatori qualificati; ma per quanto riguarda i lavori molte regioni ancora non sono pronte;

Mediante unioni di comuni costituite e qualificate come centrali di committenza, ovvero associandosi o consorziandosi in centrali di committenza nelle forme previste dall’ordinamento;

Attraverso la stipula di una convenzione con il Provveditorato interregionale per le opere pubbliche che è particolarmente specializzato.

Per quanto riguarda l’attività di manutenzione, sarebbe opportuno, assicurando naturalmente il rispetto delle disposizioni di legge, mantenerne la gestione a livello locale prevedendo almeno un referente per garantire tempestività ed accuratezza degli interventi da parte delle ditte incaricate.

Il nuovo Codice punta molto sulla qualificazione di tutto il sistema a partire dalla programmazione delle nuove opere che prevede le modalità di coinvolgimento dei cittadini, fino a quelle di predisposizione e di approvazione dei progetti. Molto spazio è dedicato alle modalità di reperimento di fondi privati.

Programma triennale dei lavori pubblici

L’art. 21 del D.lgs 50/2016 ribadisce come l’attività di realizzazione dei lavori pubblici si debba svolgere sulla base di un Programma triennale e dei suoi aggiornamenti annuali che le amministrazioni aggiudicatrici devono predisporre e approvare, nel rispetto dei documenti programmatori e della normativa urbanistica.

Il Programma triennale deve essere redatto in base al Regolamento recante procedure e schemi-tipo per la redazione e la pubblicazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma biennale per l’acquisizione di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali e aggiornamenti annuali approvato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con DM 16 gennaio 2018.

Lo schema di Programma triennale e i suoi aggiornamenti annuali devono essere resi pubblici prima della loro approvazione mediante affissione per almeno sessanta giorni consecutivi ed eventualmente mediante pubblicazione sul profilo del committente della stazione appaltante.

Questa fase richiede particolare attenzione in quanto sarebbe opportuno che il programma triennale venisse fatto passare attraverso il parere preventivo della Commissione consiliare competente prima di portarlo in Consiglio, in modo da aprire un confronto sulle proposte presentate.

Molto importante è il fatto che la programmazione sia assunta come princìpio e in quest’ambito il programma triennale deve prevedere un ordine di priorità dei lavori.

Nell’ambito di tale ordine sono da ritenere comunque di prevalente importanza: il completamento delle opere incompiute, e dei lavori già iniziati, i progetti esecutivi approvati, il recupero del patrimonio esistente, i lavori di manutenzione, nonché gli interventi per i quali ricorra la possibilità di finanziamento con capitale privato maggioritario. Le amministrazioni aggiudicatrici, nel dare attuazione ai lavori previsti dal programma triennale, devono rispettare le priorità ivi indicate.

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