Wilson Colin - I VAMPIRI DELLO SPAZIO by Urania Classici 0185

Wilson Colin - I VAMPIRI DELLO SPAZIO by Urania Classici 0185

autore:Urania Classici 0185 [Urania Classici 0185]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


3.

Il cielo aveva i colori del tramonto, quando l'aereo atterrò a Londra. Scendendo la scaletta Carlsen fu colpito gradevolmente dal tepore dell'aria che odorava di carburante.

Essere di nuovo lì gli dava una sensazione strana. Pareva incredibile che fosse passato solo un giorno da quando aveva lasciato Londra. Aveva più l'impressione di essere stato sei mesi nello spazio.

Fallada chiese: - Come ti senti?

- Contento di essere tornato, ma un po' depresso.

- Per via di Selma?

- Sì.

- Non devi avere rimorsi. Non è stata colpa tua. Del resto non potevamo restare ancora.

Carlsen disse: - Non è questo.

- Cosa c'è, allora?

- Io volevo restare - rispose Carlsen. Fallada gli diede un'occhiata. - Oh, non che sia innamorato di lei - riprese Carlsen. Gli sembrava assurdo parlare di cose intime mentre andavano a prendere l'autobus, circondati da voli e rumori. Aggiunse: - Era la sua vitalità… - S'interruppe, incapace di continuare.

Fallada disse subito: - Non devi preoccuparti.

- Non mi preoccupo per me stesso.

- Lo so. Ma ricordati che è soltanto un impulso naturale, come l'istinto sessuale. Lo si può controllare altrettanto facilmente.

Mentre il pullmino correva silenzioso sul liscio asfalto dell'aeroporto, Fallada cercò di nascondere la propria inquietudine.

Capiva i timori di Carlsen per la moglie e i figli. Aveva visto la teleregistrazione automatica della morte di Seth Adams, e ne aveva avuto l'impressione di un'immediata risposta mortale a uno stimolo, simile al chiudersi di una dionea sull'insetto che la sfiora.

Arrivati all'interno dell'aeroporto andarono verso le cabine dei teleschermi. Carlsen chiamò Jelka, che apparve in accappatoio.

- Stavo lavandomi i capelli - disse lei. - Mandy e Tom hanno detto che saranno qui alle nove. Ci sarai per quell'ora?

- Non ne sono sicuro. Fallada sta chiamando Heseltine in questo momento… Ti richiamo dopo.

Nel frattempo Fallada aveva parlato con il sergente di servizio, il quale gli aveva detto che Heseltine aspettava una chiamata a casa, cosa che lui fece subito. Heseltine comparve sullo schermo, masticando. Fallada disse: - Mi scuso per averti disturbato durante la cena…

- Non importa… avevo quasi finito. Dove sei stato?

- Te lo dirò quando c'incontriamo. Identificate, le due targhe?

- Sì - disse Heseltine togliendo di tasca un foglietto. - Una era una macchina straniera, di una coppia danese in luna di miele. L'altra appartiene a un certo Pryce, che abita a Holmfirth.

- Dov'è Holmfirth?

- Nello Yorkshire.

- Bene. Sarà opportuno che ci si veda subito. Sei libero?

- Certo. Stavo per versarmi un brandy e fumare un sigaro. Vieni al più presto, così mi tieni compagnia. Carlsen è con te?

- Sì.

- Bene. Mia moglie non vede l'ora di conoscerlo. Vi aspetto.

Uscendo dall'aeroporto si fermarono all'edicola, e Fallada comperò una carta dell'Inghilterra. Nell'elitassì, la spiegò, la studiò per un paio di minuti, fece un'esclamazione soddisfatta, tese la carta a Carlsen, l'indice premuto sulla pagina, e disse: - Guarda.

Holmfirth era un piccolo centro a una decina di chilometri da Huddesfield. I colori della carta indicavano terreno collinoso, con sfumature gialle e marroni.

Holmfirth si trovava ai margini della zona marrone.

- Saranno circa quattrocento chilometri da Londra. Con una cavalletta possiamo arrivarci in meno di un'ora.



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