Anthropica by Emanuela Dattolo Domenico D'Alelio

Anthropica by Emanuela Dattolo Domenico D'Alelio

autore:Emanuela Dattolo, Domenico D'Alelio
La lingua: ita
Format: epub
editore: Hoepli
pubblicato: 2023-07-15T00:00:00+00:00


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A SCUOLA DI MARE

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Da Sant'Agata sui Due Golfi

a Positano

QUI LA FRANA NON È AMMESSA

Lasciata Sant’Agata sui Due Golfi, il nostro viaggio prosegue verso Positano, lungo una strada da attacchi di vertigine acuta, sul nastro d’asfalto agganciato alla roccia, con il mare svariate decine di metri più in basso. Ad amplificare quella sensazione di vulnerabilità pensano gli autobus, tanti autobus, che ad ogni sorpasso sembrano spingere i ciclisti giù dalla rupe. Ci chiediamo quanto bella sarebbe questa strada se fosse percorribile soltanto dalle biciclette e quanto sarebbe più sicura questa costa se venisse ridotto il traffico veicolare. Poi però riflettiamo su quanto più isolati sarebbero tutti quei paesi stretti tra l’alta costa e il mare, se venissero meno i veicoli a motore, data l’assenza di una linea ferroviaria costiera. Il progresso sociale dovrebbe sempre essere un compromesso tra preservare la natura e utilizzarla per vivere meglio. Un compromesso che plasma il paesaggio, ma che assomiglia spesso a un contrasto aperto. E mentre pedaliamo lungo le sue strade, è proprio Positano a lasciare in noi sentimenti contrastanti.

La mattina del secondo giorno di viaggio da Napoli a Taranto, il gruppo va radunandosi dopo una notte trascorsa in tranquillità all’interno della palestra della locale scuola elementare: proprio come degli scout, chi su brandine da campeggio, chi su materassi stesi direttamente sul pavimento di linoleum. È questo lo spirito dei Cammini dell’ecologia, dei compromessi con il budget, dell’adattamento finalizzato a incontrare le persone e parlare di scienza. Perché crediamo che non ci sia sempre bisogno di andare negli alberghi e organizzare congressi, per parlare di scienza. Chiediamo solo un letto e del cibo, e in cambio offriamo alla cittadinanza alcune ore del nostro tempo.

Mentre esploriamo con lo sguardo il costone roccioso sovrastante Positano, con le case agganciate alla parete, uno dei nostri se ne esce con questa affermazione: «Qui la frana non è ammessa...». La strada costiera si trova a qualche decina di metri al di sopra delle nostre teste. Un reticolo di ponti, passaggi sul ciglio dell’abisso, strettoie tra roccia e mare, dove le nostre bici ieri hanno corso il giorno quasi volando, sospese per aria. Individuiamo così l’ultimo ponte che abbiamo attraversato, sostenuto da colonne di mattoni. Quattro piloni apparentemente privi di cemento armato, attaccati alla roccia, sostengono la strada, percorsa da un traffico cospicuo di veicoli a motore.

Ma notiamo anche altro: i colori delle piccole case addossate alla parete. Colori pastello, soprattutto giallo e rosa chiaro, più qualche toccata di bianco. Una palette che ricorda gli outlet. Ma certamente sono proprio questi ultimi a ispirarsi a Positano, tentando di copiarne il fascino. Anche se però quella moltitudine di colori sembra guastare la vista su quel paesaggio antropico sorprendentemente in armonia con la natura, che solo la Costa d’Amalfi può regalare.



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