Autoritratto entro uno specchio convesso by John Ashbery

Autoritratto entro uno specchio convesso by John Ashbery

autore:John Ashbery [Ashbery, John]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Bompiani
pubblicato: 2019-12-14T21:00:00+00:00


LA TOMBA DI STUART MERRILL

È la prima soir di marzo

hanno portato via le piante.

Martha Hoople voleva una grande ortensia gnossienne

che profumasse ovunque di Jicky per le

amiche del bridge: lo scantinato non bastava

a reggere tutta quella sfrenatezza.

I petit fours se ne sono andati.

Quindi s’alzo il Sindaco per il discorso:

il nuovo conservatorismo vi sta

seduto accanto.

Dopo che l’autobus scivolò via oltre Place Pereire

captai il riflesso del cappuccio copri-lente: i lillà

non conteranno granché, diceva.

Altrimenti a Parigi perché

non hai mai troppo apprezzato i miei toccasana prediletti.

Una volta ho accennato a un palliativo per le emorroidi

che non volevi provare, e nemmeno ammettere di averne provati altri.

Adesso viviamo senza o piuttosto tiriamo avanti l’uno senza

l’altro. Ciascuno di noi

vive nell’enigma

che non chiamiamo vivere

chiuso e aperto insieme.

La conoscenza può mai far danno?

E un mandato? Penso

che mi rimetterò alla clemenza della corte.

Stanno riportando le piante

una a una

negli interstizi del paradiso, della terra e dell’oggi.

“Ora sono molto attratto dal suo stile. Lei pare possedere nella sua opera un’aria di assoluta libertà d’espressione e di immaginismo, in qualche modo interessante e sconcertante insieme. Dopo aver letto una sua poesia, provo sempre la tentazione di leggerla e rileggerla. Pare che la mia inesperienza mi ostacoli nel capire i suoi significati.

“Mi piacerebbe davvero capire cosa fa per conferire quella ‘carica magnetica’ alla sua poesia, alla quale il lettore interessato, comunque in qualche misura perplesso, ritorna per averne una più limpida comprensione.”

I canoni crollano

uno a uno

compreso le célèbre di Pachelbel

il movimento conclusivo della sonata per violino e pianoforte di Franck.

E che ne dite di un nuovo genere di conservatorismo ermetico

e del patire crisi d’astinenza dallo stesso?

Diamoci una mossa

ma, e il passato?

Perché s’accresce solo grazie a frammenti.

Ogni sera usciamo a passeggio per vedere

come vanno i lavori del tempio.

Interessa in modo specifico osservare come

un pezzo viene aggiunto al precedente.

Per lo meno non è orrendo come

trovarsi all’ospedale e capire fino in fondo

cosa vuol dire starci.

Così si è tentati di non annoverare questa pagina

tra i frammenti delle nostre vite

proprio mentre il suo significato sta per coagularsi

nell’aria che ci circonda:

“Padre!” “Figliolo!” “Padre, credevo ti avessimo smarrito

sui pianori azzurri e giallo cupo dell’Egeo:

ma adesso pare tu sia tornato per davvero.”

“Solo per un po’, figliolo, solo per un po’.”

Adesso possiamo entrare.



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