Corpo a corpo by AA.VV

Corpo a corpo by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:27:14+00:00


Entra il conduttore.

CONDUTTORE: Buonasera al pubblico del Paradiso e buonasera a Kurt Cobain, una delle rockstar più amate dalle giovani generazioni. Parleremo con lui della sua controversa vita e naturalmente del modo violento in cui se l’è tolta. Allora, signor Cobain, come andiamo?

KURT: Mi sono sparato in vena abbastanza roba da stendere un elefante. Poi mi sono ficcato in bocca la canna di un fucile e ho tirato il grilletto. Fai un po’ tu.

CONDUTTORE: Sappiamo cosa ha fatto, signor Cobain. Siamo qui proprio per questo.

Quel che intendevo è se ha cominciato ad ambientarsi, se ha avuto modo di dare un’occhiata in giro.

KURT: Un’occhiata in giro, dici.

CONDUTTORE: Sì. Credo che al pubblico interessi conoscere le sue impressioni.

KURT: Non mi pare ci sia granché da vedere. A parte le nuvolette bianche.

CONDUTTORE: Quassù è tutto così.

KURT: Quassù?

CONDUTTORE: Nell’alto dei cieli, sì.

KURT: Vuoi dire che sono in Paradiso?

CONDUTTORE: Quasi.

KURT: Fantastico. Mi ci voleva un po’ di paradiso; la mia vita è stata un inferno.

CONDUTTORE: Sappiamo, sappiamo. Il soggiorno sulla terra non è stato di suo gradimento, a quanto pare. Ma non disperi. Siamo qui apposta per ascoltare le sue rimostranze e cercare di venirne a capo. Chiariremo tutto, non dubiti.

KURT: Chiarire? Ma di che cazzo parli? Mi sono appena fatto saltare il cervello. Mi sembra un po’ tardi per chiarire. Fanculo te e le tue nuvolette.

CONDUTTORE: Ehm, signor Cobain…

KURT: Non insistere, lasciami morire in pace.

CONDUTTORE: Non voglio insistere. Solo rammentarle il luogo in cui ci troviamo.

KURT: Sì sì, me lo hai già detto, siamo in Paradiso.

CONDUTTORE: Quasi.

KURT: Va bene, quasi. E allora?

CONDUTTORE: É un luogo particolare, lei capisce.

KURT: Ah… Non si può dire cazzo in Paradiso, vero?

CONDUTTORE: Sarebbe meglio evitare, sa com’è.

KURT: No, non so com’è. Vedi, è la prima volta che mi sparo in bocca. Cioè, era un sacco di tempo che pensavo alla possibilità di andarmene davvero all’altro mondo.

E ci ho anche già provato. Un mesetto fa. A Roma. In un albergo che si trova nella strada dove hanno girato quel famoso film…

CONDUTTORE: Via Veneto. La strada della Dolce Vita.

KURT: Proprio quella. Io però ho cercato di darmi una dolce morte. Ho ingollato una boccetta di Roipnol insieme a una bottiglia di champagne. Mi hanno preso per i capelli, come si dice. Ma non è durata. Ormai ero entrato in un vicolo cieco. Dopo qualche settimana ci ho riprovato e ci sono riuscito. Ma avessi saputo che mi aspettavano solo nuvolette bianche e una specie di maggiordomo che mi dice di stare attento agli aggettivi, mica mi suicidavo. Forse è meglio se mi mandate all’Inferno.

CONDUTTORE: Siamo ancora in tempo, signor Cobain.La sua posizione deve essere ancora chiarita e valutata.

KURT: Se è così, non state a perdere tempo. Non mi sento granché adatto per il Paradiso. Non ho mai ammazzato nessuno ma non sono nemmeno uno stinco di santo. Mi drogavo, commettevo atti impuri, dicevo un sacco di aggettivi.

Insomma, non che è abbia seguito alla lettera i comandamenti.

CONDUTTORE: Sappiamo, sappiamo. Conosciamo le sue cattive abitudini di quando era ancora vivo. Fortunatamente si tratta di peccati veniali, piccole trasgressioni che, in sé, non comprometterebbero la sua ammissione.



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