Banda di fratelli by Stephen E. Ambrose

Banda di fratelli by Stephen E. Ambrose

autore:Stephen E. Ambrose [Ambrose, Stephen E.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Biography & Autobiography, Military, History, Europe, General, World War II
ISBN: 9788850221011
Google: xmOdQQAACAAJ
editore: TEA
pubblicato: 2010-10-15T16:50:56+00:00


10. Riposo, recupero e ricostituzione

Mourmelon-le-Grand

26 novembre - 18 dicembre 1944

ALLE 04.00 del 26 novembre la Easy giunse a Camp Mourmelon, appena fuori del villaggio di Mourmelon-le-Grand (vicino c’era il villaggio di Mourmelon-le-Petit), a circa trenta chilometri da Reims, la città della famosa cattedrale e la capitale dello champagne. Mourmelon era stata una città di guarnigione per 1998 anni. Giulio Cesare e le sue legioni l’avevano usata come accampamento nel 54 a.C. L’esercito francese vi si era acquartierato per centinaia d’anni e ancora negli anni ’90 aveva delle caserme. Situata nella piana tra la Marna a sud e l’Aisne a nord, sulla tradizionale direzione d’invasione verso Parigi (o verso il Reno, a seconda di chi prendesse l’iniziativa), Mourmelon si trovava in una zona che aveva assistito a molte battaglie nel corso dei secoli. Non molti anni prima era stata sconvolta dalle battaglie della Grande Guerra. Dovunque c’erano crateri d’artiglieria e trincee della prima guerra mondiale. Nel 1918 gli americani (i Doughboys, com’erano chiamati nel primo conflitto mondiale) vi avevano combattuto nelle vicinanze, a Château-Thierry e nei boschi di Belleau.

Il passaggio dalla linea del fronte alla vita di guarnigione fu rapido. Il primo giorno gli uomini poterono farsi una doccia e lavare gli indumenti. Il secondo giorno la compagnia si esercitò in una marcia. Il giorno seguente ci fu una normale formazione di ritirata con tanto di fuoco d’artiglieria e ispezioni. Il 30 novembre arrivò la posta e il morale degli uomini andò alle stelle.

Si potrebbe pensare che dopo più di due mesi sulla linea del fronte i paracadutisti avessero voglia di dormire almeno una settimana. Ma dopo aver sperimentato una o due volte quel miracolo che è il sonno notturno del soldato, i ragazzi sentirono il bisogno di uno sfogo fisico alle loro energie e qualche modo poco assennato di allentare l’eccesso di tensione. Il 1° dicembre tutti ebbero una licenza per Reims. L’ebbero anche gli uomini della 82a, accampati nei paraggi. La miscela era esplosiva. Benché Reims pullulasse di polizia militare, essendo il quartier generale di Eisenhower, c’era parecchio da bere e di conseguenza parecchi ubriachi e parecchi uomini che volevano fare a cazzotti.

«Che cosa sta urlando quell’aquila?» chiedeva uno dell’82a ai suoi camerati quando incontrava qualcuno che portava sul braccio lo stemma dell’Aquila Urlante.

«Aiuto! Aiuto! Aiuto!» era la risposta. Ne seguiva una scazzottata. Il 4 dicembre tutti i permessi per Reims furono annullati perché, come disse un paracadutista, «i ragazzi non sanno comportarsi bene in città».

La divisione cercò d’incanalare un po’ di energia in eccesso ordinando marce di otto chilometri, parate e molta ginnastica. Organizzò anche partite di baseball, pallacanestro e football. Si fece prestare equipaggiamenti per il football dall’aviazione, che li portò in volo dall’Inghilterra. Furono scelti i giocatori che avrebbero partecipato allo Champagne Bowl di Natale tra il 506° e il 503°. I prescelti si allenavano per più di tre ore al giorno. Per quanto riguardava altri divertimenti, la divisione costruì cinema e teatri e aprì un circolo della Croce Rossa in cui si mangiava benissimo.

Diversi giorni dopo l’arrivo a Mourmelon, gli uomini ricevettero la paga nella mensa, appena terminata la cena.



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