Caravaggio e Vermeer by Claudio Strinati

Caravaggio e Vermeer by Claudio Strinati

autore:Claudio Strinati [Strinati, Claudio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2021-09-08T12:00:00+00:00


Capitolo quinto

Amici e nemici

Caravaggio arriva a Roma quando ha già raggiunto la sua prima giovinezza. Sembra incredibile che un artista di questa potenza sia entrato nel grande agone romano dalla natia terra lombarda senza aver praticamente fatto ancora nulla. Non si conosce, infatti, neanche un quadro, un disegno, una collaborazione in cui sia individuabile la mano del Caravaggio prima delle opere romane iniziali.

Fino all’età di venticinque anni circa che cosa ha fatto il Merisi? Dove stava?

Nulla si sa di suoi eventuali viaggi o di suoi eventuali dipinti prima dell’arrivo a Roma, anche la storia della sua fuga da Milano per aver ucciso una persona non è mai stata definitivamente comprovata da documenti certi e molti biografi antichi del pittore non ne parlano affatto.

È venuto direttamente da Milano a Roma? È stato a Venezia, come alcuni pensano? È stato nelle Fiandre a vedere le opere dei grandi maestri della seconda metà del Cinquecento, che in effetti avevano sviluppato procedimenti tecnici e stilistici riscontrabili nella produzione certa del Caravaggio? È passato per Firenze?

Nessuno lo sa. Non ci sono documenti, non ci sono testimonianze.

Da quando giunge a Roma, però, i documenti d’archivio a nostra conoscenza si moltiplicano e gli studiosi ne rintracciano continuamente di nuovi.

Si disputa su argomenti decisivi, come in quale anno esattamente sia arrivato; ci si interroga sulle date e le attribuzioni inerenti alle prime probabili opere; si indaga incessantemente sulla corretta interpretazione dal punto di vista religioso, spirituale, storico delle opere che esegue intorno all’anno del Giubileo 1600 e che sembrano consacrarne la fama universale nel giro di pochissimo tempo.

Gli storici inseguono il grande pittore in giro per la città con aria spavalda e talvolta aggressiva, nelle taverne e nei lupanari, nei vari studi in cui elabora le sue idee, chiuso in sé stesso e spregiatore di qualunque forma di distrazione.

Lo accoglie una città impressionante per monumentalità, come un immenso deposito di memorie, popolata di immani palazzi, cortili inquietanti, saloni smisurati dove si può sempre incontrare il folgorante impulso che genererà opere sublimi.

In effetti la storiografia moderna, a partire dagli studi pionieristici di Roberto Longhi, di Hermann Voss, di Lionello Venturi e pochi altri all’inizio del Novecento, ha elaborato un vivido ritratto del Caravaggio incessantemente arricchito da nuove scoperte documentarie e bibliografiche.

Ma l’immagine del Caravaggio scaturita da studi innumerevoli e ricognizioni tecniche e critiche capillari inerenti al suo lavoro e al suo ambiente corrispondono alla verità storica, posto che una verità storica univoca esista e sia rintracciabile?

È interessante in tal senso rileggere i primissimi biografi del sommo pittore che furono Gaspare Celio, Giovanni Baglione, Giulio Mancini, Karel Van Mander, parzialmente il marchese Vincenzo Giustiniani e, un poco piú tardo ma molto autorevole, Giovanni Pietro Bellori.

Sono questi gli scrittori che per primi ne hanno raccontato la vita e le opere e ne hanno descritto il carattere, il temperamento, lo stile, le ambizioni. O perlomeno sono questi i nomi principali tra quanti si interessarono alla sua figura.

Il Caravaggio acquistò una fama immensa in pochissimo tempo. Tutti loro concordano sul fatto che il



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.