Caravaggio secondo Jarman by Alessandro Di Costa

Caravaggio secondo Jarman by Alessandro Di Costa

autore:Alessandro Di Costa [Alessandro Di Costa]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2023-06-12T00:00:00+00:00


Jarman ha spesso fatto ricorso a complesse costruzioni simboliche15 e si può affermare con una certa attendibilità che il piano del queering of the sacred, indicato da Remes e Higginson16, e quello della relazione omoerotica coesistano nella densa stratificazione di significati presenti nel dipinto. Sull’origine di quest’ultimo, giunge in soccorso lo stesso autore, che nei propri diari ne confessa la poligenesi:

A Firenze in maggio ho dorato uno dei set de La carriera di un libertino e sono tornato a Londra con diversi libri di riserva in foglia d’oro. Il secondo gruppo di dipinti di settembre ha utilizzato quest’oro come fondale ed era basato su fotografie ottocentesche di nudo maschile mescolate con iconografia sessuale e religiosa, quadri fuori catalogo, culminati in un grande dipinto basato sulla “Pietà” di El Greco. Caravaggio ha influenzato profondamente queste opere.17

Quanto descritto finora mostra la complessità, nonché varietà, dei riferimenti artistici di Jarman. Il suo sguardo d’insieme riesce a connettere tra loro non solo autori, stili ed epoche differenti, ma anche linguaggi e media eterogenei, generando nuove forme e significati. Per meglio comprendere la natura poliedrica e intermediale della sua pratica artistica, potrà essere utile analizzare un caso esemplificativo.

C’è una tela, un frammento cancellato di Eraclito come un campionatore vittoriano, oro e nero con una punta di fuoco. Lo chiamo “L’archeologia delle parole” - “Morte è quanto vediamo da svegli, sonno tutto ciò che vediamo dormendo”. Ho spezzato la morsa dei miei paesaggi. Erano diventati noiosi, un bel gioco di equilibrismo che avevo imparato. Non erano più un’avventura.18

Come anticipato, la serie dei Black Paintings è carica di richiami intertestuali che non si esauriscono nella sola opera di Caravaggio. All we see asleep is sleep, all we see awake is death (1983) trae origine da una coltissima citazione del filosofo Eraclito19, attivando un complesso intreccio di riferimenti culturali che, passando per Calderón de la Barca, arriva fino al pensiero esistenzialista del Novecento. Si noterà come lo stesso titolo dell’opera venga ripreso nella frase di commiato rivolta da Gerusalemme a Michele nel linguaggio dei segni, prima della dissolvenza sul nero che conclude la pellicola:

JERUSALEMME signs:

There was much more but time has not permitted. That chapter I will write tomorrow.Death is all things we see awake, all we see asleep is sleep. Rest in peace.The image fades to black. The distant sound of Charon’s boat taking Michele to Hades.20

In ottica intermediale, ciò che interessa alla nostra analisi è il trasferimento del contenuto e dell’espressione. Il più importante modello è individuabile nella Morte di Marat (1793) di Jacques-Louis David, dalla quale riprende la phatosformel del braccio inerte. Mentre il dipinto del pittore francese è caratterizzato da toni elegiaci per l’assassinio dell’amico Marat, quello di Jarman utilizza i toni cupi del tenebroso caravaggesco per esprimere la realtà mortifera, destino ultimo dell’uomo, dal quale presumibilmente solo la creazione artistica – il sogno – può distogliere.



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