Cinder (French Edition) by Marie Sexton

autore:Marie Sexton [Sexton, Marie]
La lingua: fra
Format: epub
ISBN: 9781507606308
Amazon: 1507606303
editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
pubblicato: 2015-01-02T00:00:00+00:00

Il re partì per tornare a casa quel giorno, non appena fu sicuro dell’imminente matrimonio di Xavier, e io trascorsi le successive ventiquattro ore a correre in giro come un pazzo, cercando di fare in modo che sia Jessalyn che io fossimo pronti a partire. Xavier si era offerto di portare anche Penelope e zia Cecile, ma Jessalyn aveva protestato, dicendo che non voleva disturbare nessuno. La madre e la sorella erano comprensibilmente furiose. Furono abbastanza gentili da non dire nulla di fronte al principe, ma una volta che se ne fu andato, cominciarono le accuse e le discussioni. Ero contento. Erano tutte così impegnate ad accusarsi a vicenda, che nessuno pensava a interrogarmi sulla mia amicizia con Xavier.

Jessalyn poteva anche sostenere di starsi lasciando la famiglia alle spalle per un suo qualche senso di martirio, ma io sapevo la verità: non voleva nessuno intorno che potesse metterla in imbarazzo o ricordare agli altri le sue radici meno-che-regali. Avrebbe certamente lasciato indietro anche me, se avesse avuto scelta, ma Xavier aveva detto chiaramente che mi voleva con sé.

E fu così che mi ritrovai sulla strada per il palazzo la mattina dopo, in compagnia di Xavier, Jessalyn e una dozzina di guardie e assistenti. E ovviamente Milton.

Jessalyn viaggiò in carrozza con il principe. Lui aveva iniziato a cavallo come il resto di noi, ma lei gli aveva fatto gli occhi dolci e qualche commento lezioso sul conoscersi meglio e il principe aveva ceduto e si era unito a lei, nascosto all’interno del veicolo, dove non potevo vederlo, fuori dalla mia portata.

Non potevo ascoltare la loro conversazione, ma ogni tanto riuscivo a sentire la risata di Jessalyn. Cercavo di dire a me stesso che la gelosia che provavo era sciocca. Mi dicevo che il crescente odio verso di lei era ingiustificato. Mi chiesi più e più volte se dovessi dire al principe che Jessalyn non era chi pensava.

A mezzogiorno ci fermammo per mangiare. Aiutai due dei servi a servire un pranzo freddo fatto di formaggio, prosciutto, biscotti e fragole fresche per Xavier e Jess, mentre gli altri uomini si occupavano dei cavalli e mangiavano il loro pranzo fatto di pane duro e carne secca. Milton guardava il picnic con un’attenzione che era decisamente allarmante. Rivoli di bava pendevano dalle sue grandi mascelle. Temevo che, se ci fossimo allontanati anche solo per un secondo, avrebbe ingoiato l’intero banchetto in un sol boccone.

«Devo veramente sedermi a terra?» chiese Jessalyn. «Non vorrei rovinare il mio abito.»

Xavier mi guardò con quello che sembrava un misto di divertimento e fastidio mentre lei mi spediva a prendere dei cuscini e una coperta per mantenere il suo vestito pulito.

Evitai i suoi occhi, mentre l’aiutavo a sistemarsi di fronte a lui. Odiavo che mi vedesse per ciò che ero: un semplice servo della sua futura sposa. Avevo paura di guardarlo e vedere pietà nei suoi occhi.

«Così va abbastanza bene,» disse Jess, agitando una mano verso di me in un gesto di congedo. «Puoi andare.»

Mi voltai per andarmene, ma venni fermato da una domanda di Xavier.

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