Cinema e Storia 2016 (Italian Edition) by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788849851335
editore: Rubbettino Editore
pubblicato: 2017-04-17T21:00:00+00:00

Il saggio analizza il moltiplicarsi della pratica dell’inchiesta nell’industria culturale italiana degli anni Cinquanta, grazie alla quale, dopo il neorealismo, si avvia un più ampio e articolato processo di ricostruzione e di interpretazione dell’identità italiana. Un movimento plurale – animato da una nuova curiositas –, ancora poco studiato nella sua complessità, in cui l’analisi del marginale e del dimenticato si sovrappone, in molti autori, alla consapevolezza, venata di nostalgia, che il Paese è già proiettato verso una trasformazione radicale . «Ogni curiosità va soddisfatta». Spirito d’inchiesta e industria culturale

di Luca Malavasi

The essay analyzes the proliferation of the practice of inquiry in the Italian culture industry of the Fifties. After the Neorealism, in fact, starts a deeper and broader process of reconstruction and of interpretation of the Italian national identity. A plural movement – led by a new curiositas –, in which the analysis of the marginal and the forgotten overlaps, in many authors, the awareness, tinged with nostalgia, that the country is already projected towards a radical transformation.

È una coincidenza, ma di quelle che contano: nel 1953, il Viaggio in Italia di Guido Piovene, radiofonico e giornalistico 1 ; nel 1954, il Viaggio in Italia di Roberto Rossellini, cinematografico. Il primo ha la forma di un inventario del “Paese reale”, in cui lo scrittore, «curioso dell’Italia, degli italiani e di me stesso» 2 , parte «dall’estremo nord, con l’intenzione di scendere fino a Pantelleria, regione per regione, provincia per provincia» 3 , muovendosi orizzontalmente in un reportage il più possibile oggettivo, mai turistico e quasi mai letterario; raccoglie dati, registra voci e umori, realizza interviste e visite “guidate”, tutto al presente, senza nostalgie o tentazioni folcloristiche. Ne esce un ritratto profetico di un’Italia in trasformazione tra febbre edilizia, riforma agraria, industrializzazione; un processo appena iniziato ma il cui andamento, specie al sud, già rivela contraddizioni destinate ad accentuarsi di lì a poco, come illustra bene il ricorso di Piovene all’immagine di «una pellicola impressionata due volte in due luoghi diversi» per descrivere uno stesso luogo – a una metafora simile, «una dissolvenza incrociata tra vecchio e nuovo» 4 , ricorrerà dieci anni dopo Giorgio Bocca per fotografare il dialogo tra passato e presente liberato dal progresso industriale: una consonanza tutt’altro che casuale, e che introduce subito uno degli aspetti più problematici della “rivoluzione in sordina” che attraversa l’Italia negli anni Cinquanta per esplodere nel “miracolo” di fine decennio, vale a dire l’amministrazione della dialettica fra tradizione e modernità.

La questione emerge fatalmente anche dal Viaggio in Italia di Rossellini, il quale sceglie di lavorare in profondità , assumendo come territorio d’indagine Napoli, la sua storia, il suo paesaggio e i suoi abitanti: posizionato nel punto di vista di due sofisticati osservatori inglesi, il film scopre non soltanto un’Italia “arcaica”, ma una realtà profondamente segnata dal rinnovarsi quotidiano di riti e culti antichi, da un rapporto vitale con la natura e la tradizione; una realtà in cui gli dei ipostatizzati nelle statue parlano ai vivi dal regno dei morti, e in cui il culto dei morti – come quelli delle Fontanelle – informa e dà senso al presente.

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