Codice segreto delle relazioni. Usare il cervello per arrivare al cuore by Gianfranco Damico

autore:Gianfranco Damico [Damico, Gianfranco]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788807888496
Google: a5W1DAEACAAJ
editore: Feltrinelli
pubblicato: 2016-04-14T22:00:00+00:00

Dell’apparire strategico (siete pronti a danzare

sui centimetri?)

E qui, carissimi, siamo arrivati finalmente al dunque. Perché cos’è che vi permette di passare da una condizione di cieco automatismo a una di strategia vigile e mirata? Chi può garantire alla vostra mente quello straordinario stato di grazia ed eccellenza in cui essa, con occhi ben aperti, è presente a se stessa e al mondo che affronta. Già! Sì sì, ci siete! È sempre lui, il mago, il filosofo (o lei, principio femminile forse, la forza creatrice). Eccolo ancora qui il prezioso alleato della qualità della nostra vita. È l’Osservatore, che può darvi indicazioni sul vostro apparire, sul vostro reale impatto sul mondo.

Come può, in questo caso, l’Osservatore fare questo per voi? Facendovi uscire da voi stessi e andando in seconda, terza e quarta posizione percettiva. Nella seconda vi guardate con gli occhi dell’altro; nella terza vedete la relazione tra voi e l’altro dall’esterno, a una posizione di equidistanza, e nella quarta vedete tutto questo dall’alto, nel più ampio contesto che è la vostra vita. Ripercorrete, dunque, alcuni episodi che vi hanno visto brigare per raggiungere un qualche scopo – di qualunque tipo: materiale, educativo, spirituale, strumentale, privato, sociale. Guardatevi con gli occhi degli altri nella situazione, mentre agivate, e rispondete a queste domande: come parlavate? Cosa diceva il vostro corpo? Come vi siete mossi? A che distanza dall’altro? Il tono della vostra voce com’era? E lo sguardo? Come avete guardato l’altro mentre questi vi esponeva le sue ragioni? E subito dopo che ha fatto l’altro? Lo vedete il collegamento tra queste due cose?

Più in generale, come avete usato tutto questo quando avete raggiunto un obiettivo o quando è andato in porto un vostro intento, anche nobile? E quando non è accaduto? Che differenza c’è stata, nel vostro apparire, tra le due situazioni? Mettetevi quindi in terza posizione percettiva, dove questo vostro apparire lo potete vedere in interazione con il contemporaneo apparire dell’altro. Che vedete? Che informazioni? Come conducevano la danza il vostro corpo e la vostra voce? E cosa provocava questo? Parlavate con voce calma mentre l’altro era agitato? Ballavate il tango mentre l’altro invocava il rock ’n’ roll? Bravi testoni che non siete altro. Insomma, avete capito il gioco?

In un film di qualche anno fa, Ogni maledetta domenica, Al Pacino, allenatore di una squadra di football americano, prima della sfida decisiva spiega ai suoi ragazzi nello spogliatoio che vittoria e sconfitta si giocano sui centimetri. Non è una questione di grandi eventi fenomenici, no, è solo una questione di piccoli, insignificanti centimetri. Una manciata di centimetri troppo indietro e quella dannata palla non è vostra, qualche centimetro più avanti e siete già fuori tempo. Centimetri, solo centimetri, differenze infinitesimali. Alla fine, tutti quei centimetri si sommano e fanno la differenza fra l’aver raggiunto la meta o no, fra vittoria e sconfitta. Alla fine, tutti quei centimetri in fila sono la tessitura del vostro destino.

Ecco, tutti gli elementi analogici del vostro esserci, l’insieme dei mattoni del vostro apparire, sono quelli i vostri

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