Commedie by Molière

Commedie by Molière

autore:Molière [Molière]
La lingua: ita
Format: epub
editore: bur
pubblicato: 2013-07-08T22:00:00+00:00


XI – LA SIGNORA JOURDAIN, CLEONTE, LUCILLA, COVIELLO, NICOLETTA

LA SIGNORA JOURDAIN Sono contenta di vedervi, Cleonte; venite giusto a proposito. Sta arrivando mio marito: cogliete l’occasione per chiedergli subito la mano di Lucilla.

CLEONTE Ah, signora, come sono dolci queste parole, e quanto lusingano ogni mio desiderio! Potevo mai ricevere ordine più affascinante, favore più prezioso?

XII – IL SIGNOR JOURDAIN, LA SIGNORA JOURDAIN, CLEONTE, LUCILLA, COVIELLO, NICOLETTA

CLEONTE Signore, non ho voluto ricorrere a nessuno, per rivolgervi una domanda cui medito da lungo tempo. Troppo essa mi preme perch’io potessi affidarne ad altri l’incarico; e senz’altri indugi, pertanto, vi dirò che l’onore di esservi genero è per me un glorioso favore ch’io senz’altro vi prego di concedermi.

IL SIGNOR JOURDAIN Prima di darvi la mia risposta, signore, vi prego di dirmi se siete gentiluomo.

CLEONTE Signore, a una domanda di tal fatta i più soglion rispondere senza troppe esitazioni. Il titolo di gentiluomo è una parola che si vende a buon prezzo. Nessuno si fa scrupolo ad attribuirselo, e l’uso al giorno d’oggi sembra autorizzarne il furto a man bassa. Quanto a me, ve lo confesso, su questo argomento ho una sensibilità particolare: trovo che ogni forma di impostura sia indegna di una persona dabbene, e che vi è una certa vigliaccheria nel nascondere i natali che il Cielo ci ha dato, nell’adornarsi agli occhi del mondo di un titolo preso a prestito, e nel farsi passare per ciò che non si è. I miei genitori, non c’è dubbio, hanno ricoperto cariche onorevoli. Io stesso, sotto le armi, ho acquisito l’onore di sei anni di servizio, e godo di una fortuna sufficiente a mantenere nel mondo un decoroso tono di vita. Ma con tutto questo non voglio attribuirmi un titolo che altri nella mia posizione pretenderebbero tranquillamente, e pertanto vi risponderò francamente che no, signore, non sono gentiluomo.

IL SIGNOR JOURDAIN Qua la mano, signore: mia figlia non è per voi.17

CLEONTE Come?

IL SIGNOR JOURDAIN Non siete gentiluomo, non avrete mia figlia.

LA SIGNORA JOURDAIN Cosa vorreste dire, con questo «gentiluomo»? Perché noi, che cosa siamo: discendiamo da san Luigi di Francia?

IL SIGNOR JOURDAIN Zitta, voi: so dove volete arrivare.

LA SIGNORA JOURDAIN Non siamo tutti e due di famiglie borghesi?

IL SIGNOR JOURDAIN Ma la senti, che lingua?

LA SIGNORA JOURDAIN E vostro padre non faceva il mercante, proprio come il mio?

IL SIGNOR JOURDAIN Maledetta donna, non ne perde una! Se vostro padre faceva il mercante, tanto peggio per lui; quanto a mio padre, quelli che lo dicono son dei male informati. Io vi dico una sola cosa: voglio che mio genero sia un gentiluomo.

LA SIGNORA JOURDAIN A vostra figlia occorre un marito che sia giusto per lei; e per lei va meglio un brav’uomo, ricco e ben fatto, che non un nobile, senza un soldo e storpio.

NICOLETTA È vero. Anche da noi, il figlio del gentiluomo del villaggio è il peggior aborto e il più grande babbeo che io abbia mai visto.

IL SIGNOR JOURDAIN Tu sta zitta, sfacciata. Tu ti infili sempre tra i discorsi degli altri. Soldi



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