Danzare nella tempesta by Antonella Viola

autore:Antonella Viola [Viola, Antonella]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Feltrinelli Editore
pubblicato: 2021-04-21T22:00:00+00:00

Un problema occidentale

Le malattie allergiche e l’asma sono diventati un problema diffuso nei paesi occidentali. Negli ultimi quarant’anni, il numero di pazienti asmatici è cresciuto al punto da farci considerare questo tipo di ipersensibilità una specie di epidemia. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), circa 340 milioni di persone nel mondo soffrono di asma, e si stima che le malattie allergiche colpiscano tra il 10 e il 40 per cento della popolazione mondiale. In Europa, si prevede che entro il 2025 la metà della popolazione soffrirà di disturbi allergici.

Da cosa dipende questo spaventoso aumento di allergie? Nel 1989 un epidemiologo inglese, David Strachan, ipotizzò che l’aumento delle malattie allergiche dipendesse da una minore incidenza di infezioni nella prima infanzia. La sua teoria prese il nome di “ipotesi igienica”: suggeriva che le malattie allergiche potevano essere prevenute attraverso contatti “non-igienici” tra fratelli nei primi anni di vita. Diciamolo subito: il nome scelto per questa teoria è fuorviante perché nessuno studio ha dimostrato che lavarsi le mani aumenti il rischio di allergie! Per “igiene” qui si intende una scarsa interazione dei bambini con i microbi. L’ipotesi è stata supportata da studi successivi che hanno mostrato associazioni inverse tra allergie e infezioni da vari tipi di agenti patogeni, come il virus dell’epatite A, il batterio Helicobacter pylori o il protozoo Toxoplasma gondii. Questi patogeni sono per lo più trasmessi per via oro-fecale, tipica modalità di scambio di patogeni nei bambini.

Non solo: diversi studi hanno dimostrato nel tempo che i bambini cresciuti in un ambiente rurale, per esempio in una fattoria, sono più protetti dallo sviluppo di asma e patologie allergiche. L’esposizione precoce a vari tipi di microbi e, in particolare, all’endotossina (LPS, un antigene comune nei batteri gram-negativi) ha quindi un’azione antiallergica che si mantiene poi durante la crescita. Tra i numerosi studi effettuati in questo ambito, uno in particolare merita di essere raccontato, se non altro perché si può narrare senza dover ricorrere a termini tecnici.

Sono state analizzate due comunità agricole statunitensi – gli Amish dell’Indiana e gli Hutterites del South Dakota – che mostrano importanti differenze nella prevalenza di asma e allergia. Gli Amish nacquero in Svizzera e intorno al 1700 emigrarono negli Stati Uniti, mentre gli Hutterites arrivarono cento anni dopo dall’Alto Adige; quindi hanno una simile provenienza geografica ed entrambi i gruppi sono rimasti piuttosto isolati dal punto di vista genetico. Nonostante essi abbiano stili di vita simili, la prevalenza dell’asma negli scolari Amish rispetto agli scolari Hutterites è del 5,2 per cento contro il 21,3 per cento e la prevalenza della sensibilizzazione allergica è del 7,2 per cento contro il 33,3 per cento. Una differenza però c’è, e sta nel modo in cui le due comunità interagiscono con l’ambiente: mentre gli Amish praticano l’agricoltura tradizionale, vivono in caseifici e usano i cavalli per il lavoro sul campo e il trasporto, gli Hutterites praticano un’agricoltura industrializzata.

I ricercatori hanno prelevato campioni di polvere dalle abitazioni di queste comunità e ne hanno derivato alcuni estratti che hanno fatto inalare a dei

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