Diana Gabaldon. Passione oltre il tempo by annalisa

Diana Gabaldon. Passione oltre il tempo by annalisa

autore:annalisa [annalisa]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-05-29T14:47:03+00:00


« Germi », ripetè lui pensoso. « Aye, ne ho già sentito parlare, dei germi. Bestioline pericolose, non è così? »

« Possono esserlo. » Ebbe un vivido ricordo di sua madre che controllava la cassetta di medicinali per la visita ai Lachlan, per poi riempire con cura il grosso flacone di alcol distillato dal barile nella dispensa. Nonché un altro ricordo, più remoto ma altrettanto vivido, di Claire che spiegava il passato a Roger Wakefield.

« Dare alla luce un figlio era l'atto più pericoloso, per una don na», aveva detto accigliata, al ricordo delle scene a cui aveva assistito. «Infezione, rottura della placenta, presentazione anomala, aborto

spontaneo, emorragia, febbre puerperale... nella maggior parte dei casi c'era solo il cinquanta per cento di possibilità di sopravvivere a un parto. »

Brianna si sentì le dita gelate nonostante i ciocchi di pino che sibilavano

nel braciere, e il suo insaziabile appetito parve tutto a un tratto abbandonarla. Posò sulla paglia il resto del panino e deglutì a fatica, quasi che l'ultimo boccone di pane le fosse rimasto piantato in gola.

La larga mano di suo padre le toccò il ginocchio, calda persino attraverso la lana della gonna.

«Tua madre non permetterà che ti succeda nulla di male», la rincuorò burbero. « Ha già combattuto contro i germi, prima d'ora: l'ho vista io. Non ha lasciato che avessero il sopravvento su di me, e non permetterà che lo facciano con te. È un tipo molto testardo, aye? »

Lei scoppiò a ridere, e la sensazione di soffocamento si attenuò.

« La Mamma dice: Chi si assomiglia si piglia. »

« Immagino che abbia ragione. » Jamie si alzò e girò attorno alla giovenca pezzata, accovacciandosi sui talloni per esaminarle attentamente la coda, dopodiché si levò in piedi scuotendo la testa e andò a sedersi di nuovo, la schiena comodamente rilassata all'indietro mentre recuperava il pezzo di panino abbandonato da Brianna.

« Se la sta cavando bene? » Brianna si chinò a raccogliere un mucchietto di paglia da sventolare in un gesto invitante sotto il naso della giovenca. A parte respirarle con forza sulle nocche, la mucca ignorò le sue attenzioni, con gli occhi castani dalle lunghe ciglia che roteavano instancabili avanti e indietro. Di tanto in tanto i suoi fianchi

rigonfi si increspavano di un brivido, il suo spesso manto invernale ruvido ma lucido alla luce della lanterna appesa.

Jamie corrugò appena le sopracciglia.

«Aye, penso di sì. È il suo primo vitello, però, e lei stessa è ancora troppo piccola. Ha poco più di un anno, non avrebbe dovuto figliare così presto, ma... » Si strinse nelle spalle e diede un altro morso al panino.

Brianna si asciugò la mano umida e appiccicosa su un lembo della gonna. Di colpo irrequieta, si alzò e si avvicinò alla stia dei maiali.

L'ampia curva del ventre emergeva dal fieno come un pallone gonfiato, la carne rosea visibile sotto i morbidi e radi peli bianchi, mentre la sua proprietaria se ne stava lì in una sorta di dignitoso stu pore, il respiro lento e profondo, incurante dei contorcimenti e degli strilli della famelica covata che le raspava a tentoni contro la pancia.



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