Dopamina by Daniel Z. Lieberman & Micheal E. Long

Dopamina by Daniel Z. Lieberman & Micheal E. Long

autore:Daniel Z. Lieberman & Micheal E. Long [Lieberman, Daniel Z. & Long, Micheal E.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: De Agostini
pubblicato: 2023-04-05T10:00:00+00:00


BERE DA UN IDRANTE

Nella schizofrenia il cervello va in corto circuito, attribuendo salienza a cose banali che dovrebbero essere familiari e pertanto ignorate. Un’altra definizione è “bassa inibizione latente”. In genere la parola “latente” viene usata per indicare cose che sono nascoste, come nell’espressione “un talento musicale latente” o “una domanda latente di auto volanti”. Il modo in cui viene usata nell’espressione “inibizione latente” è piuttosto diverso. Non si tratta di una cosa nascosta sin dall’inizio ma siamo noi a renderla nascosta perché non la troviamo importante.

Inibiamo la nostra capacità di notare le cose ininfluenti di modo che non diventino uno spreco di attenzione. Se, camminando per strada, ci lasciamo distrarre da quanto sono pulite le finestre, potrebbe sfuggirci il semaforo rosso all’incrocio. Se attribuiamo la stessa importanza al colore della cravatta di una persona e all’espressione sul suo viso, potremmo non notare qualcosa di molto importante per il nostro benessere futuro. Se vivete accanto a una caserma dei pompieri, perfino il suono delle sirene sarà inibito quando i circuiti della dopamina si saranno accorti che non succede niente quando iniziano a suonare. Un ospite a casa vostra potrebbe dire: «Cos’è questo suono?» e voi risponderete: «Quale suono?».

A volte il nostro ambiente è così arricchito di novità che l’inibizione latente non riesce a cogliere e scegliere ciò che è importante. Questa esperienza può essere esaltante o terrificante a seconda della situazione e della persona che la sta vivendo. Se vi trovate in un paese esotico, non c’è molto da inibire e ciò può essere fonte di grande piacere ma anche di confusione e disorientamento, uno shock culturale.

Lo scrittore e giornalista Adam Hochschild lo ha così descritto: «Quando sono in un paese profondamente diverso dal mio, noto molto di più. È come se avessi assunto una sostanza psicotropa che mi consente di vedere cose che normalmente mi sfuggirebbero. Mi sento molto più vivo». Man mano che l’ambiente nuovo diventa familiare, ci adattiamo e, alla fine, lo dominiamo. Distinguiamo le cose che ci condizionano da quelle che non lo fanno e l’inibizione latente si ripresenta, facendoci sentire a nostro agio e sicuri nel nuovo contesto. Siamo ancora una volta in grado di separare l’essenziale da ciò che non lo è.

E se il cervello non è capace di compiere questo adattamento? Se il luogo più familiare sembrasse un ambiente estraneo? Non si tratta di un problema limitato alla schizofrenia. Un gruppo di persone affette da questa condizione ha creato un sito web chiamato Low Latent Inhibition Resource and Discovery Centre. Descrivono così la sensazione:



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