First cut by Gabriella Oldham

autore:Gabriella Oldham [Oldham, Gabriella]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Minimumfax

La tua formazione è stata un mix di cinema e musica, giusto?

Mio padre era un editore musicale affiliato alla Carl Fisher, una vecchia casa editrice di New York. Mia madre era arpista professionista ed entrò nella Filarmonica di Los Angeles nel 1919, ad appena diciott’anni. Fu probabilmente la prima donna in tutti gli Stati Uniti a diventare parte di una grande orchestra. Dopo una quindicina d’anni iniziò a lavorare in radio, ed ebbe occasione di suonare per quasi tutti gli studios. All’epoca della RKO, quella dell’apogeo di Fred Astaire e Ginger Rogers, faceva parte delle loro orchestre, e ancora oggi ascolto con enorme piacere il suono della sua arpa in film come Cappello a cilindro. È molto probabile che io abbia udito il suono dell’arpa prima ancora di nascere. Perciò la musica ha giocato un ruolo piuttosto importante nella mia vita. Amavo da pazzi il cinema, quindi compresi subito di avere un desiderio fortissimo di entrare in qualche settore dell’industria cinematografica. A un certo punto, il mercoledì e il sabato sera, allestivo la pensilina esterna di un cinema in centro in cambio del libero accesso alle proiezioni. Di conseguenza, quando mi iscrissi all’università, mi specializzai in musica con l’obiettivo di scrivere colonne sonore. E in effetti, quando frequentavo l’università tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta, scrissi anche un po’ di musica per film, ma una volta laureato mi resi conto dei miei limiti compositivi e cominciai a pensare di sfruttare le conoscenze musicali nel montaggio. Nel 1953 entrai come fattorino alla Disney, dove in seguito riuscii a passare al reparto editoriale e a diventare music editor. Rimasi alla Disney fino al 1959, per poi andare alla Fox come music editor alle dipendenze di Lionel Newman, e quindi agli studi d’animazione della UPA. Lavorai a uno dei loro film per la tv più belli, Mr. Magoo’s Christmas Carol. Feci qualcosa per The Untouchables, la serie tv della Desilu, e poi cominciai a lavorare con Earl Hagan, che all’epoca era un compositore di musica per la televisione, molto noto per programmi come The Dick Van Dyke Show, The Joey Bishop Show, Andy Griffith, Gomer Pyle e Le spie. Rimasi con lui per diverse stagioni, poi fondai una mia azienda di effetti sonori e music editing che collaborava a programmi come Tarzan e The Monkees. Ma ero stufo del music editing e cominciai a pensare al montaggio cinematografico. Un giorno venne da me un tale, il proverbiale tizio che arriva da te ed è alla disperata ricerca di qualcuno che lo aiuti a montare il suo film. Il film si intitolava 2000 Years Later. Credimi, a quell’epoca non avevo mai montato un film in vita mia. Però avevo visto come facevano gli altri. Il mestiere del montatore in un certo senso funziona come il vecchio sistema delle corporazioni artigiane, impari per tentativi guardando ciò che fanno gli altri. Esistono pochissimi manuali sul montaggio, e più lavori sulla pellicola più capisci come manipolarla. Era un film indipendente. Durante la settimana

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