Guerra by Laura Thalassa

Guerra by Laura Thalassa

autore:Laura Thalassa [Thalassa, Laura]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General, Fantasy, Paranormal, AntologiaFantasy
ISBN: 9788855314022
Google: p4RzEAAAQBAJ
editore: Hope Edizioni
pubblicato: 2022-06-05T22:00:00+00:00


Capitolo 33

Più tardi quella sera, mentre il resto dell’accampamento – Guerra incluso – è occupato con i festeggiamenti, prendo un piatto di cibo e raggiungo Zara nella sua tenda. È diventata una specie di abitudine portarci a turno da mangiare quando una di noi ha avuto una giornata particolarmente difficile.

Entro nella tenda senza annunciarmi. Mamoon dorme sul pagliericcio e la mia amica è seduta al suo fianco, intenta ad accarezzargli i capelli.

Trasalisce quando mi sente e porta immediatamente la mano al pugnale.

Poi mi vede e si rilassa.

«Scusa, avrei dovuto chiamarti da fuori» dico.

Per tutta risposta, mi attira in un abbraccio e mi stringe forte. Restiamo così per diversi secondi e quasi subito la sento singhiozzare contro la mia spalla. Oggi ha avuto una giornata più che brutta: ha perso la sorella, il cognato e per poco anche il nipote.

Le accarezzo la schiena e la stringo a mia volta, permettendole di abbandonarsi al dolore. Restiamo a lungo nella stessa posizione, il pianto di lei silenzioso, forse per non svegliare Mamoon.

«Cosa gli dico?» sussurra a un certo punto.

Scuoto la testa. «Non lo so.» È una situazione talmente innaturale che mancano anche le parole per spiegarla.

Alla fine i singhiozzi si placano e Zara si allontana da me asciugandosi gli occhi.

«Come sta?» le chiedo.

«Bene. È traumatizzato, quello sì, ma vivo.» La voce che già tremava si spezza sull’ultima parola. «È più di quello che posso dire di...»

Del resto della sua famiglia. «Cosa è successo?»

Zara si avvicina le gambe al petto. «I cavalieri di Guerra li hanno raggiunti per primi. Non erano nemmeno a casa quando sono arrivata. Credo che abbiano cercato di scappare... Ho trovato i corpi per strada...»

Mamoon si muove nel sonno e Zara interrompe il racconto.

«Cosa sa lui?» chiedo, indicando il bambino con un cenno della testa.

Lei fa una smorfia e scuote il capo. «Non lo so con certezza. Non ha parlato tanto.»

«Perlomeno ha te... e tu hai lui.»

Zara inspira a fondo per calmarsi e annuisce.

Si asciuga di nuovo le lacrime e mi guarda. «Come stai?» chiede, cercando di darsi un contegno. I suoi occhi si riempiono di paura. «Oddio, questo pomeriggio» dice, come se solo adesso si rendesse conto di cosa è successo. «Hai fatto così tanto per mio nipote, poi ti hanno presa e... mi dispiace.» Ricomincia a piangere, così le prendo la mano.

«Ehi, ehi, ehi... Ho fatto tutto da sola. Tu non c’entri niente. Non accollarti colpe che non hai. Inoltre, Guerra non vuole che io muoia, quindi...»

... Quindi continuerò a essere la stronzetta che rovina i suoi piani. Più o meno. Poi dovrò placarlo offrendogli favori sessuali che apprezzo più di quanto dovrei.

«Non voglio che tu soffra per colpa mia» dice Zara.

Non parlerei esattamente di sofferenza...

«Va tutto bene» la rassicuro.

«Stai attenta con il Cavaliere» prosegue lei. «Quello che ha fatto oggi... Non è solo infatuato di te.»

Deglutisco. Ho sempre pensato di piacergli solo perché credeva che gli fossi stata mandata dal suo Dio, ma se Zara ha ragione e lui prova davvero qualcosa...

No, deve essersi sbagliata. Ciò che prova per me è un miscuglio di passione e possessività.



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