Spartacus: Il gladiatore che sfidò l'impero (Italian Edition) by Lewis Grassic Gibbon

Spartacus: Il gladiatore che sfidò l'impero (Italian Edition) by Lewis Grassic Gibbon

autore:Lewis Grassic Gibbon [Grassic Gibbon, Lewis]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Romanzo Storico
ISBN: 9788868263782
editore: Castelvecchi
pubblicato: 2011-07-05T22:00:00+00:00


TORTURA

[I]

La sera del giorno seguente le sentinelle sulle mura di Nola videro avvicinarsi dei cavalli affaticati e ricoperti di fango. Subito i camminamenti delle mura, solitamente poco frequentati, si riempirono di schiavi che scrutavano a est. Pian piano fu chiaro che il gruppo era composto da una decina di uomini in groppa ad animali inadatti e sfiancati, finché non si levò un grido di stupore.

«Sono germani!».

Gli schiavi si guardarono l’un l’altro, intenti a formulare mute congetture, e alla fine si accalcarono attorno alla porta orientale. Tra i cavalieri c’era anche un uomo che era stato legato alla sella: aveva perso una mano. Aprendo la grande porta, Gherson ben Sanballat corse a prendere le briglie del cavallo montato da quest’uomo.

«Brenno, che notizie dall’Apulia?».

Il gallico si svegliò di soprassalto e cominciò a guardarsi attorno con occhi iniettati di sangue.

«I padroni ci hanno preso in trappola come animali, perché lo stratega non è venuto. Tutti i Germani sono morti. Spartaco, ho un messaggio per Spartaco».

«E Crisso?».

«L’ho visto uccidere il suo cavallo».

Alla notizia, un gemito di orrore e rabbia si levò dalla calca degli schiavi. Gli abitanti della città che si erano avvicinati, spinti dalla curiosità, si ritirarono in fretta nelle loro case. Brenno cadde in avanti sulla sella e uno dei germani che lo avevano accompagnato imprecò.

«Spartaco... Crisso ci ha mandati a portare un messaggio a Spartaco».

La strada si liberò e gli uomini a cavallo poterono passare tra gli stretti vicoli fino al grande foro di Nola. Là, nell’atmosfera limpida della sera, l’aria era piena del suono dei colpi dei mazzuoli e dell’odore di legna appena tagliata, pungente e resinoso, mentre il fumo blu delle fucine si alzava in lunghe spire in un cielo senza vento. Il sogno di Cleone si era realizzato, con l’aiuto del padrone rinnegato Hiketas. Grazie al ferro e al legname requisiti al bisogno, stavano costruendo i grandi elepoli e le catapulte con i quali avrebbero assediato le mura di Capua. Gli enormi macchinari svettavano in alto, pronti per essere collaudati e poi smembrati e caricati sui carri trainati dai buoi dei Galli, non appena le Legioni Libere si fossero preparate a un nuovo scontro. In mezzo al frastuono dei fabbri e ai colpi dei falegnami, erano radunati Cleone, Hiketas e Spartaco: il trace stava in silenzio, mentre i due greci discutevano tra loro sul peso dei tormenta. Poi sentirono una voce chiamare.

«Stratega!»

Si voltarono e scorsero i Germani, in mezzo ai quali anche un uomo che barcollava e si guardava attorno. Le labbra di Cleone impallidirono.

«È Brenno, uno degli uomini di Crisso».



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.