I diari segreti dei bambini sopravvissuti alla Grande Guerra by Yuri & Sonya Winterberg

I diari segreti dei bambini sopravvissuti alla Grande Guerra by Yuri & Sonya Winterberg

autore:Yuri & Sonya Winterberg [Winterberg, Yuri - Winterberg, Sonya]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia
ISBN: 9788854164635
editore: Newton Compton editori
pubblicato: 2016-08-09T16:00:00+00:00


11. Piccoli eroi

Trasmesso attraverso la propaganda a scuola, la letteratura o i media, per la maggior parte dei bambini l’eroismo in guerra rappresentò un momento di costruzione dell’identità. Lo storico francese Audoin-Rouzeau sostiene di avere elementi sufficienti per affermare che nessun Paese più della Francia vide un numero così elevato di minori tentare «fughe eroiche» per andare al fronte. Nel 1914 si registrò una prima ondata; sui giornali venivano pubblicati continuamente annunci di bambini scomparsi. Fino al 1916 il problema rimase talmente presente che le scuole elementari di Parigi avviarono apposite ricerche per comprendere il fenomeno. Riguardava anche le ragazze, che volevano andare al fronte per prestare servizio come infermiere.

Un adolescente bretone, Jean-Correntin Carré, nato nel 1900, divenne il modello del giovane eroe francese. Jean era un ragazzo con evidenti doti: a soli dodici anni la preside della sua scuola lo aveva raccomandato alla tesoreria comunale della sua città natale come aiuto contabile. Quando scoppia la guerra, il ragazzo ha appena cominciato il suo nuovo lavoro. Il padre viene arruolato e parte subito per il fronte. Jean vorrebbe seguirlo, ma chiaramente è troppo giovane e la sua istanza da volontario viene rifiutata a stretto giro di posta. Quando chiede al sindaco di rilasciargli un documento falso, questi si rifiuta indignato. Ma Jean non si arrende facilmente. Nell’aprile del 1915 comunica alla sua famiglia di voler abbandonare la Francia per recarsi in America Latina. La madre lo lascia partire, ignorando quale sia il suo vero piano. Il ragazzo raggiunge la città di Pau, nel Sud della Francia, dove si presenta alla commissione per la visita di leva come il diciottenne Auguste Dethoy, originario di un villaggio delle Ardenne. Dal momento che quella regione è occupata, non c’è modo per le autorità di verificare la sua identità. Jean, che adesso si chiama Auguste, viene accettato nell’esercito e diventa probabilmente il più giovane soldato di Francia. Il suo sogno è diventare pilota. Davanti a sé ha un lungo cammino.

Dopo un breve addestramento, raggiunge il fronte nella Champagne, dove presta servizio già durante l’offensiva di settembre. Ben presto arriva l’inverno, il primo trascorso al freddo e sotto la neve. Jean si dimostra molto abile, al punto da essere promosso caporale nel gennaio del 1916 e sergente a giugno.

Diciotto mesi più tardi ottiene la sua prima licenza dal fronte. È agosto, in Bretagna è estate. Per non essere riconosciuto, il ragazzo si fa rilasciare il permesso di soggiorno per una città diversa dalla sua. Ma il suo arrivo nella regione non passa inosservato. Incontra il direttore della scuola e alcuni compagni e la sua fama di eroico sergente, andato al fronte a soli quindici anni, si propaga come un incendio. Nessuno, però, lo tradisce e, al termine della licenza, Jean ritorna al fronte indisturbato. Nel dicembre del 1916 mette finalmente le carte in tavola. In una lettera al suo superiore confessa la sua falsa identità e si dichiara pronto ad affrontarne le conseguenze. Il comandante, che lo stima molto, intercede per lui, ma le autorità



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