I Nisei in guerra. I soldati nippoamericani in Italia (1944-1945) by Andrea Giannasi

I Nisei in guerra. I soldati nippoamericani in Italia (1944-1945) by Andrea Giannasi

autore:Andrea Giannasi [Giannasi, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788899735555
editore: Argot
pubblicato: 2018-01-14T23:00:00+00:00


I rapporti militari mensili del 100°/442°

Giugno 1944 – Maggio 1945

Nella sezione che segue pubblichiamo le traduzioni dei rapporti mensili delle unità Nisei in Italia. Il resoconto inizia dall’arrivo in Europa del 442° Reggimento, avvenuto nel giugno del 1944. Manca la parte del 100° che nei primi mesi fu aggregato al 133° Reggimento di fanteria della 34a Divisione americana “Red Bull”. Nei documenti americani l’unità Nisei è indicata come 442° Regimental Combat Team (RCT), ovvero come unità reggimentale da combattimento autonoma.

Nella lettura e scrittura dei dati abbiamo osservato e messo in evidenza alcuni errori commessi durante la stesura dell’epoca. Cerchiamo, con questa nota introduttiva, di aiutare il lettore comprendendo la difficoltà di redazione sul campo.

Gli errori più evidenti sono legati alla toponomastica. Nei documenti infatti si trovano riferimenti ad alcune località che non esistono sulle carte italiane. Si tratta di storpiature assai frequenti nei rapporti americani. Ove è stato possibile abbiamo corretto il nome. In casi di inesistenza o difficile collocazione abbiamo lasciato il nome trovato sui rapporti originali. Un esempio su tutti: Castellina in Toscana diventò sia per i compilatori dei rapporti, sia per i fotografi, Casterellina.

Molte località, costituite da una o due case, vennero citate come paesi, mentre le strade maggiori italiane (nel caso della Toscana, le strade statali Aurelia e Cassia) sono sempre definite “highway”, ovvero autostrade.

Differenti inoltre, in molti casi, le quote di altezza dei monti indicate dalle mappe. In questo va ricordato che gli americani usavano generalmente mappe italiane cifrate con codici statunitensi.

Per quanto riguarda i reparti nemici si nominano frequentemente i numeri di attribuzione dei reggimenti. Questo facilita in alcuni casi la collocazione, in altri provoca confusione quando ad essere citato è il numero della divisione. Va tenuto in considerazione però che nella lunga battaglia di retroguardia sostenuta dai tedeschi, molte unità si frammentarono e si mischiarono sul campo di battaglia tra il Lazio e la Toscana.

Un altro errore frequente è quello di attribuire sigle e nomi di mezzi e armi di produzione statunitense a mezzi e armi tedesche. Ne deriva che un carro armato medio tedesco diventa il carro M4 americano (lo Sherman). Così come per le armi individuali e il cannone da 88 mm., scambiato per l’obice da 105 mm. americano. Simili errori vengono commessi tra il carro Matilda britannico e quello tedesco Panzer III e IV. Il più frequente errore è però quello di definire ogni piccolo mezzo di trasporto con il termine “jeep”.

Nei rapporti per ogni aliquota, a livello di battaglioni, è poi riportato il numero dei caduti, dei feriti e dei dispersi. In alcuni casi la descrizione dei fatti offre delle differenze con la somma finale. L’errore nell’originale non è stato corretto.

I rapporti furono redatti mensilmente sempre da ufficiali diversi. Così ogni resoconto appare differente nello stile, nella forma, nei contenuti. Alcuni compilatori sono essenziali e burocratici, altri si offrono al lettore con commenti e note di una certa padronanza e forza di linguaggio. I redattori “patriottici” hanno poi infarcito alcune vicende cercando di aumentare la portata dell’azione o l’atto di coraggio svolto.



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