I numeri non mentono by Vaclav Smil

I numeri non mentono by Vaclav Smil

autore:Vaclav Smil [Smil, Vaclav]
La lingua: ita
Format: epub
editore: EINAUDI
pubblicato: 2021-02-03T12:00:00+00:00


Figura 43. Transizione energetica globale.

Questo indicatore chiave dell’andamento della transizione energetica globale è forse il piú convincente promemoria della persistente e profonda dipendenza del mondo dai combustibili fossili. Può – a un cedimento marginale dell’1,5 per cento avvenuto nell’arco di un quarto di secolo – seguire, in un periodo compreso tra i venticinque e i trent’anni, la sostituzione di qualcosa come l’80 per cento della produzione di energia primaria mondiale con alternative che non siano a base di carbonio, in modo da azzerare le emissioni entro il 2050? Se non cambiamo radicalmente il nostro approccio alla realtà non raggiungeremo mai un simile risultato, e gli unici scenari plausibili che potrebbero spingerci in tale direzione sono un collasso dell’economia globale o l’adozione di nuove fonti energetiche a una velocità e su una scala di grandezza che va ben oltre le nostre attuali capacità.

Chi segue le notizie in maniera saltuaria viene tratto in inganno dai tanto propagandati passi avanti fatti nel campo dell’energia solare ed eolica. Effettivamente, i progressi compiuti nello sfruttamento di queste fonti rinnovabili sono stati notevoli e si sono susseguiti a un ritmo costante: nel 1992 da esse si ricavava soltanto lo 0,5 per cento dell’energia elettrica globale, mentre nel 2017 contribuivano per il 4,5. Ma ciò significa che nei ventincinque anni in questione l’energia idroelettrica ha contribuito al processo di decarbonizzazione in misura maggiore della potenza combinata degli impianti per l’energia solare ed eolica. E siccome a livello globale soltanto il 27 per cento dell’uso finale dell’energia è rappresentato dall’elettricità, questi passi in avanti si traducono in una riduzione ancora piú modesta del consumo complessivo di carbonio.

Ma quello della produzione di energia solare ed eolica è un settore ormai maturo, e siamo capaci di costruire nuovi impianti in breve tempo, cosí da aumentare il ritmo del processo di decarbonizzazione dell’elettricità. Mentre, al contrario, diversi settori chiave dell’economia dipendono pesantemente dai combustibili fossili e non disponiamo di alcuna fonte alternativa non a base di carbonio che possa sostituirli rapidamente e nella misura necessaria. Parliamo del trasporto a lungo raggio (oggi basato quasi del tutto sullo sfruttamento del cherosene come carburante per gli aerei di linea, e del gasolio, dell’olio combustibile, e del gas naturale liquefatto per le navi cisterna, portacontainer o portarinfuse); la produzione di piú di un miliardo di tonnellate di ferro e leghe ferrose ricavate da materie prime non riciclate (per la quale è necessario il coke ricavato dal carbone, per la fusione dei minerali ferrosi all’interno degli altiforni), e di oltre 4 miliardi di tonnellate di cemento (prodotto in enormi fornaci alimentate da combustibili fossili di scarsa qualità); la sintesi di quasi 200 milioni di tonnellate di ammoniaca e di circa 300 milioni di tonnellate di plastica (a partire da composti derivati da gas naturale e petrolio greggio); e il riscaldamento degli ambienti (un campo oggi dominato dallo sfruttamento del gas naturale).

Devono essere questi dati di realtà, piuttosto che aspettative troppo ottimiste, a orientare la nostra opinione sul processo di transizione dell’energia primaria. La sostituzione di



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.