Il mostro by Roberto Benigni & Vincenzo Cerami

Il mostro by Roberto Benigni & Vincenzo Cerami

autore:Roberto Benigni & Vincenzo Cerami [Benigni, Roberto & Cerami, Vincenzo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Longanesi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


Dopo l’incontro con Pascucci, Loris andò a lezione di cinese: era talmente assonnato che si addormentò sull’abbecedario. L’insegnante, pensando che l’allievo fosse stanco per il troppo studiare, preferì non disturbarlo e lo lasciò dormire tranquillo per tutto il tempo.

Giunse il fatidico momento di tornare a casa. La chiave in mano, i libri sotto il braccio, Loris aprì la porta ed entrò.

«Ciao!» disse subito lei.

«Ciao!» le rispose lui chiudendosi l’uscio alle spalle.

Strano, Jessica sembrava un’altra persona, quasi una collegiale: era seduta al tavolo, una camicia bene accollata sotto la giacca chiara, occhiali da vista in punta di naso, un quaderno davanti a sé. Attaccò subito a parlare facendo volare le parole come foglie al vento: una tempesta di suoni e immagini scaturì dall’entusiasmo della ragazza che sembrava felice come una bambina nel giorno della sua festa.

«A cinque anni, pensa!» diceva lei perdendosi nei ricordi. «La prima volta che mi sono innamorata avevo cinque anni. Si chiamava Duilio. Mi sono messa a leggere il diario di quando andavo all’asilo… eccolo, guarda qua. Ti leggo un pezzetto: ’23 marzo. Oggi ho visto Duilio, è bello, è bello, è bello! È il più bello di tutti, anche di Alex che è più alto’.»

Loris era rimasto fermo nei pressi della porta, guardingo: non si fidava, ma andava via via tranquillizzandosi.

La ragazza si tolse gli occhiali, li posò sul tavolo, accanto al diario, e si alzò con un bel sorriso. Loris smise di dar corda alla serenità e s’irrigidì, pronto ad affrontare la solita tortura: Jessica, una volta in piedi, si mostrò in tutta la sua figura. Era vestita solo nella parte superiore, come se si fosse dimenticata di mettere la gonna. Calze e tacchi a spillo, e la giacca che non arrivava a coprire le giarrettiere.

Per Loris fu un colpo al cuore. Si preparò al peggio. Incrociò le braccia, deciso a resistere. Intanto lei, con il candore di prima, non stava zitta un attimo.

«È vero. Duilio era bassissimo. M’arrivava qua, al petto. Facevamo un gioco: ’Chi butta la palla dentro l’ombrello sputa al più brutto, bacia il più bello!’»

Dopo essere passata davanti a Loris, la ragazza andò verso la sua camera.

«Facciamo tardi, vado a cambiarmi. Non stare con le braccia incrociate che porta male!»

Loris cadde sulla poltrona, già vinto.

«Ma che hai?» chiese lei dal corridoio. «Che c’è che ti preoccupa?»

Lui all’inizio balbettò alcune sillabe, incomprensibili perfino a se stesso, poi si accigliò seriamente.

«È il tetto dell’inflazione che mi preoccupa! Se perde mezzo punto il costo del lavoro, il franco svaluta la lira!»



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.