Il partito di Grillo by Corbetta Piergiorgio - Gualmini Elisabetta

Il partito di Grillo by Corbetta Piergiorgio - Gualmini Elisabetta

autore:Corbetta Piergiorgio - Gualmini Elisabetta [Elisabetta, Corbetta Piergiorgio - Gualmini]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Società editrice il Mulino
pubblicato: 2013-01-29T23:00:00+00:00


5. Un confronto tra prima e dopo le elezioni del maggio 2012

Fino ad ora abbiamo delineato quali sono i tratti sociodemografici e politici dell’elettorato del M5s, rilevati dopo il boom di consensi ottenuti alle elezioni amministrative del maggio 2012. Sembra opportuno allora chiedersi se l’elettorato 5 stelle abbia mantenuto nel tempo le proprie caratteristiche o se vi siano stati cambiamenti dopo il recente successo elettorale. E, in questo secondo caso, in quale direzione sono avvenuti? Il successo elettorale ottenuto alle amministrative ha visto consolidare i consensi al Movimento tra le categorie sociali dove era già forte oppure ha «normalizzato» l’elettorato 5 stelle facendolo crescere tra le categorie dove era più debole? E, con riferimento al profilo politico, il M5s ha ampliato la sua base di elettori provenienti dal centrosinistra o ha accentuato il suo carattere post-ideologico, attraendo sempre più elettori provenienti da tutto lo spettro politico?

La tabella 3.1, che abbiamo in parte già analizzato, consente di confrontare le caratteristiche sociodemografiche dell’elettorato del Movimento prima e dopo le elezioni del maggio 2012. L’ultima colonna della tabella riporta infatti il «numero indice post-elezioni»: ponendo uguale a 100 la percentuale di elettori intenzionati a votare il M5s prima delle elezioni in una certa categoria, il numero indica di quanto tale valore è aumentato o diminuito dopo il voto. Ad esempio, il numero indice pari a 219 nella categoria degli uomini indica che la percentuale di uomini intenzionati a votare il M5s è più che raddoppiata dopo le elezioni. In corsivo sono indicati i valori superiori alla variazione media registrata dal M5s in tutto l’elettorato (247).

I dati mostrano che, nel caso delle variabili demografiche, il M5s ha incrementato i propri consensi soprattutto tra le categorie nelle quali prima del voto raccoglieva percentuali inferiori alla media di tutto l’elettorato (8,7%). La sua percentuale di consensi è aumentata in misura più che proporzionale fra le donne, nel Centro-Sud, nei comuni piccoli (sotto i 10 mila abitanti) e in quelli molto grandi (oltre i 250 mila). Una dinamica simile si è avuta per l’età, dove i consensi sono aumentati più della media nella coorte dai 18 ai 24 anni (di ben tre volte e mezzo circa) e dai 55 ai 64 anni, categorie in cui il Movimento risultava sottorappresentato (ma il M5s non è riuscito ad incrementare i propri consensi in un’altra fascia di età in cui era relativamente debole: gli ultrasessantaquattrenni).

In tutti questi casi il Movimento ha riequilibrato la propria base sociale, facendosi strada in quei segmenti della popolazione che in precedenza si erano dimostrati poco ricettivi verso il suo messaggio politico. Lo stesso si è verificato anche per la religione, in quanto il M5s ha visto accrescere notevolmente i propri consensi fra i cattolici praticanti.

Riguardo alle altre variabili sociali, l’elettorato del M5s è cresciuto in maniera uniforme tra i vari livelli di istruzione, mentre per la categoria professionale la percentuale di elettori orientati verso le 5 stelle si è più che triplicata tra i pensionati. Con riferimento alla posizione nei confronti dell’occupazione è emersa una



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