IL Ramayana by Dharma Krishna

IL Ramayana by Dharma Krishna

autore:Dharma Krishna [Krishna Dharma]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788899450861
editore: OM EDIZIONI SNC
pubblicato: 2017-02-14T23:00:00+00:00


Capitolo Ventesimo

Rama incontra le scimmie

Dalla vetta del monte Rishyamukha, Sugriva aveva sentito le grida di Rama, e guardandosi intorno vide i principi sulla riva del lago. Fu preso da una gran paura: i due uomini sembravano dei poderosi Deva con grandi archi e lunghe spade, e Sugriva pensò che potevano essere stati mandati da suo fratello Vali, che gli era nemico. Corse alla sua caverna e disse ai suoi quattro compagni. “Sono arrivati due potenti guerrieri travestiti da asceti. Sono stati mandati da Vali per uccidermi, e arriveranno presto. Che fare?”

Le cinque grandi scimmie che erano delle incarnazioni di Deva, della razza superiore dei Vanara, sedettero assieme a discutere. Decisero di andare sulla vetta ad osservare i guerrieri. Uscirono dalla caverna e si misero a saltare di roccia in roccia, spezzando gli alberi con le loro potenti braccia mentre salivano, e le tigri e i leopardi scapparono spaventati. Raggiunta la cima si riunirono e guardarono verso il lago. Il consigliere principale di Sugriva, Hanuman, figlio di Vayu, il Deva del vento disse: “Di cosa ti preoccupi, Sugriva? Ci sono solo due uomini, e non vedo Vali, e Vali non può venire per la maledizione di Matanga”.

Hanuman disse a Sugriva di osservare attentamente i guerrieri, perché dai loro gesti si potevano capire le intenzioni. Non c’era motivo di avere paura, forse venivano da amici.

Sugriva non era ancora sicuro, conosceva la rabbia maligna di Vali da troppe esperienze. Replicò: “O saggio, non ci si può fidarsi dei re, che non sono mai in pace fino a che non hanno distrutto il nemico. Credo che quei due guerrieri siano gli emissari di Vali. Anche se mostreranno amicizia, dovremo essere cauti, altrimenti si potrebbero approfittare della nostra fiducia per compiere la missione di Vali”.

Sugriva disse a Hanuman di prendere la forma di un bramino e di incontrare i guerrieri, studiarli attentamente e poi tornare a riferire. Hanuman, che considerava Sugriva il suo re, si inchinò e andò a grandi balzi alla base della montagna. Come figlio di Vayu, aveva grandi poteri mistici, grazie i quali assunse la forma di un mendicante girovago, e si avvicinò a Rama e Lakshmana.

Si prostrò ai piedi dei principi e chiese in tono rispettoso: “Cosa porta in questa regione due splendenti asceti? Coi vostri grandi archi, le vostre terribili spade e le braccia come proboscidi di elefanti, sembrate due saggi regali degni di governare il mondo. E tuttavia siete vestiti da bramini. Ma perché vi lamentate? Cosa cercate intorno a questo lago? Siete benvenuti, ma la vostra presenza è un mistero. Sembrate come il Deva del sole e della luna scesi in terra, che illuminano questa montagna con il loro splendore. Forse siete addirittura la potente espansione del Signore Supremo”.

Hanuman esaminò attentamente i due fratelli, e capì che non erano uomini ordinari. La scimmia era molto devota a Vishnu, e guardando Rama sentì il suo amore che si risvegliava. Gli pareva di aver conosciuto da sempre quest’uomo, anche se non lo aveva mai incontrato. Hanuman rifletté attentamente. Questo era



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