I Veda by Giorgio Cerquetti

I Veda by Giorgio Cerquetti

autore:Giorgio Cerquetti
La lingua: ita
Format: epub
editore: Om Edizioni
pubblicato: 2017-10-20T07:12:14+00:00


Capitolo 7

RAMAYANA E YOGA VASISTHA

L’altro famoso poema epico della tradizione vedica è il Ramayana. La parola Ayana significa “sentiero, storia, movimento, progresso, avventure”, mentre Rama si riferisce a Ramachandra, l’Avatara di Vishnu che sconfisse il tiranno Rakshasa Ravana.

La storia di Rama è estremamente popolare e da millenni viene celebrata in innumerevoli opere d’arte figurativa e drammatica nella tradizione in India e in molti paesi asiatici, come per esempio Angkor Vat in Cambogia e Bali.

Come abbiamo visto, il Mahabharata e soprattutto la Bhagavad Gita ruotano attorno alla figura di Krishna, Avatara di Vishnu disceso poco prima dell’inizio del Kali Yuga per alleviare il fardello della Terra e stabilire le basi per i principi religiosi in questa epoca di ipocrisia e discordia. La compilazione attuale dei Veda è stata eseguita proprio tenendo in considerazione questa missione, e vedremo questa apoteosi di Krishna anche nel Bhagavata Purana, chiamato anche Srimad Bhagavatam.

Non bisogna però dimenticare che il Kali Yuga è iniziato da “soli” 5mila anni circa, e che prima dell’attuale compilazione dei Veda esisteva già un ampio corpo di conoscenza e tradizione spirituale e religiosa di cui la letteratura vedica attuale non è che la continuazione.

Prima dell’apparizione di Krishna descritta nel Bhagavata Purana, l’importanza della figura di Vishnu nella Tradizione scritturale e devozionale si focalizzava su Narayana (il principio eterno che trascende il ciclo di creazione, mantenimento e distruzione del cosmo) e sui suoi Avatara più famosi: Varaha, Nrisimha, Vamana e soprattutto Rama, il più recente e “umano” di queste figure divine. Rama è chiamato anche Maryada Purushottama, “il perfetto essere umano”, o Dharma Purusha, incarnazione umana del Dharma, che con il suo esempio poteva ispirare la vita della gente e soprattutto dei sovrani, capi della società che con il loro comportamento stabiliscono il modello che il popolo segue. Ancora più di Krishna, Rama suscita devozione e ammirazione in una grande varietà di persone, anche grazie alla sua associazione con la straordinaria personalità di Hanuman, manifestazione di Shiva e Vayu, che stabilisce lo straordinario concetto della Personalità divina che si pone nella posizione del devoto. Ramachandra offre amore e devozione nella sua adorazione a Shiva, e Shiva a sua volta prende la forma di Hanuman per servire Rama con amore e devozione.

Poiché Rama apparve molto prima di Krishna, il poema epico (itihasa) che narra le sue avventure, il Ramayana, fu scritto non da Vyasa ma da Valmiki Rishi, la cui storia personale è un altro piccolo capolavoro di simbolismo didattico, che fa parte integrante del testo del Ramayana. Valmiki fu contemporaneo di Rama, e come vedremo più avanti divenne il tutore dei due gemelli Lava e Kusha, figli di Rama.

Naturalmente né Vyasa né Valmiki vanno considerati persone ordinarie, ma proprio per questo, il fatto che abbiano scelto circostanze così particolari per la loro nascita non va sottovalutato. Proprio come Vyasa (autore della compilazione di tutti i Veda, il Mahabharata e i Purana) era nato dall’unione extra matrimoniale di una donna della comunità dei pescatori, Valmiki (che originariamente si chiamava Valya Koli) era nato in



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