Le 39 chiavi by AA.VV

Le 39 chiavi by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858518205
editore: Piemme
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00


CAPITOLO 14

– Sveglia, gente! – annunciò Shep con allegria. – Metto su il caffè e preparo la colazione per tutti, dopodiché si parte! Dormito bene?

Era ancora buio fuori. Shep aveva acceso le luci.

– Mmmmf! – mugugnò Nellie con la testa affondata nel cuscino.

– Alla grande! – esclamò Dan tirandosi su in un groviglio di coperte.

Mentre Nellie metteva la testa sotto il cuscino e Shep armeggiava in cucina, Amy si alzò per andare in bagno, rigida come un pezzo di legno. Dopo essersi spruzzata un po’ di acqua fredda in faccia si guardò allo specchio.

Quella gente aveva fatto irruzione in casa loro per sapere dov’erano stati i suoi genitori. E, una volta ottenuta quell’informazione evidentemente cruciale, aveva appiccato il fuoco.

Tutto per colpa sua.

Amy ricordò l’espressione di trionfo sul viso di Isabel. Il modo in cui la teneva stretta… era una minaccia. Comunicava il messaggio: «Posso rifarmi sui vostri figli».

Amy chiuse gli occhi e rivide un lampo misto di rabbia e paura passare sul volto di sua madre. Si aggrappò al lavandino e si piegò in avanti sotto il peso delle parole che le martellavano dentro…

«È colpa mia, colpa mia, colpa mia…»

Dan bussò alla porta. – Ehi, che cosa stai facendo? Ti sei addormentata?

Amy uscì dal bagno e si diresse verso il divano, mettendosi a fare i bagagli con gesti meccanici.

Nellie le lanciò un paio di occhiate preoccupate, ma Amy evitava di incrociare il suo sguardo. Non poteva dirlo agli altri. Se ci avesse provato, le si sarebbe spezzato il cuore. Avrebbe cominciato a piangere a dirotto senza più fermarsi.

«È colpa mia se i miei genitori sono morti.»

Doveva concentrarsi su qualcos’altro. Dedicarsi a fare qualche ricerca l’avrebbe aiutata a sgomberare la mente da quei ricordi dolorosi.

In attesa che Shep preparasse i pancake, accese il computer di Dan e cercò un collegamento tra Amelia Earhart e Darwin, Australia. Trovò varie fotografie e ne cliccò una che ritraeva l’aviatrice all’aeroporto di Darwin. Stava salendo le scale di un edificio con in mano un giacchino e un taccuino. Poteva essere lo stesso taccuino sul quale aveva scritto il messaggio che aveva trovato! Amy osservò l’immagine con attenzione. Al mignolo l’aviatrice portava un anello con una pietra bianca. Cliccò su un’altra fotografia di Amelia a Bandung. Niente anello. Doveva essere l’anello di cui parlava nella lettera, quello che era stata costretta a comprare da quello strano personaggio.

Cercò di ingrandire la fotografia, ma ottenne solo un’immagine più sfocata. Dan si avvicinò e sbirciò lo schermo. – Che stai facendo?

– Non ne sono sicura – ammise Amy. – Vedi l’anello al dito di Amelia? Dev’essere quello che ha comprato a Darwin. Sto cercando di avere un’immagine più ravvicinata. Chissà perché quel tipo ci teneva tanto a venderle quell’anello.

– Be’, di sicuro non le ha portato fortuna – commentò Dan mettendosi a imitare un aereo in picchiata.

Amy trasalì. – Sembra una pietra bianca – disse.

– Un opale, quasi certamente – osservò Nellie dopo aver lanciato un’occhiata di passaggio mentre andava in bagno.

– È molto probabile – concordò Shep. – In Australia si trova oltre il novanta per cento di opale esistente al mondo.



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