Il sentiero dei nidi di ragno by Italo Calvino

Il sentiero dei nidi di ragno by Italo Calvino

autore:Italo Calvino [Calvino, Italo]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2011-12-15T08:03:22+00:00


Sputa e se ne va nel casone.

È arrivato anche il Cugino e chiama Pin.

- Pin, vuoi vedere passare il battaglione? Vai di sotto, sul ciglio, si vede la strada.

Pin corre e si sporge dai cespugli. Sotto di lui è lo stradale e una fila d’uomini sta salendo. Ma son uomini diversi da tutti gli altri visti fin allora: uomini colorati, luccicanti, barbuti, armati fino ai denti. Hanno le divise più strane, sombreri, elmi, giubbe di pelo, torsi nudi, sciarpe rosse, pezzi di divise di tutti gli eserciti, ed armi tutte diverse e tutte sconosciute. Passano anche dei prigionieri, mogi e pallidi. Pin crede che tutto questo non sia vero, che sia un abbaglio del sole sulla polvere della strada.

A un tratto però ha un sussulto: quella è una faccia conosciuta, ma sì non c’è dubbio, è Lupo Rosso. Lo chiama e in un minuto si sono già raggiunti: Lupo Rosso ha un’arma tedesca sulle spalle e zoppica, con una caviglia gonfia. Ha sempre il suo berretto alla russa, ma con la stella sopra, una stella rossa con dentro un cerchio bianco e uno verde concentrici.

- Bravo, - fa a Pin, - sei venuto su da te, sei in gamba.

- Mondoboia, Lupo Rosso, - fa Pin, - come mai sei qui?

Io t’ho aspettato tanto.

- Vedi, uscito di là ho voluto dare un’occhiata al parcheggio dei camion tedeschi che è lì sotto. Sono entrato in un giardino vicino, e dalla balaustra ho visto i soldati tutti equipaggiati che si mettevano in ordine. Ho detto: qui si prepara un colpo per noialtri. Se cominciano a prepararsi adesso, vorranno esser su per l’alba. E allora mi son fatto tutta una tirata per avvertire loro e è andata bene.

Però mi sono sforzata la caviglia che m’ero gonfiato cadendo, e adesso zoppico.

- Sei un fenomeno, Lupo Rosso, mondo cane, fa Pin, -

però sei anche un fottuto a lasciarmi lì mentre m’avevi dato la parola d’onore.

Lupo Rosso si calca in testa il berretto alla russa: - Il primo onore, - dice, - è quello della causa.

Intanto sono arrivati all’accampamento del Dritto. Lupo Rosso guarda tutti dall’alto in basso e risponde ai saluti con freddezza.

- Sei capitato in un bel posto, - dice.

- Perché? - fa Pin, con una punta d’amarezza: già s’era affezionato all’ambiente e non vuole che Lupo Rosso venga di nuovo a portarlo via.

Lupo Rosso gli s’avvicina all’orecchio: - Non dirlo a nessuno: io l’ho saputo. Nel distaccamento del Dritto ci mandano le carogne, i più scalcinati della brigata. A te forse ti ci terranno perché sei un bambino. Ma se vuoi io posso vedere di farti cambiare.

A Pin spiace che lo tengano lì perché è un bambino: ma quelli che conosce lui non sono carogne.

- Dimmi, Lupo Rosso, il Cugino è carogna?

- Il Cugino è uno che bisogna lasciarlo andare per conto suo. Gira sempre da solo ed è bravo ed ha del fegato. Pare che ci sia stata una storia per una sua amante, quest’inverno, che ha fatto ammazzare tre dei nostri. Tutti sanno che lui non c’entra, ma ancora lui non si dà pace.



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