Il Tempo ritrovato by Marcel Proust

Il Tempo ritrovato by Marcel Proust

autore:Marcel Proust [Proust, Marcel]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788852034572
editore: Mondadori
pubblicato: 2013-06-26T04:00:00+00:00


E quando cerchiamo di estrarre quel che c’è di generale nella nostra pena, quando cerchiamo di scriverne, siamo forse un po’ consolati da un’altra ragione ancora, diversa da quelle esposte fin qui, e cioè che pensare in termini generali, scrivere, è per lo scrittore una funzione sana e necessaria il cui compimento rende felici, come per gli uomini fisici l’esercizio, il sudore, il bagno. Io, per dire il vero, un po’ mi ribellavo a questa idea. Per quanto fossi convinto che la verità suprema della vita è nell’arte e, d’altra parte, che ero incapace dello sforzo di memoria necessario per amare ancora Albertine o per piangere ancora la nonna, mi chiedevo tuttavia se per loro, per il destino di quelle povere morte, un’opera d’arte di cui non potevano essere consapevoli sarebbe stata un compimento. La nonna che con tanta indifferenza avevo visto agonizzare e morire accanto a me! Almeno avessi potuto, in espiazione, una volta terminata la mia opera, soffrire per lunghe ore, ferito senza rimedio, abbandonato da tutti, prima di morire! Provavo d’altronde una pietà infinita per esseri anche meno cari, anche indifferenti, per tanti destini di cui il mio pensiero, cercando di capirli, aveva in fin dei conti utilizzato la sofferenza, o magari soltanto gli aspetti ridicoli. Tutti questi esseri che mi avevano rivelato delle verità e che non erano più, mi sembrava che avessero vissuto una vita da cui io solo avevo tratto profitto, e quasi che fossero morti per me.

Mi riusciva triste pensare che il mio amore, cui avevo tanto tenuto, sarebbe stato così svincolato, nel mio libro, da un singolo essere, che lettori diversi l’avrebbero applicato esattamente a quanto avevano provato per altre donne. Ma era il caso di scandalizzarsi di questa infedeltà postuma, e del fatto che tizio o caio potesse dare qualche sconosciuta come oggetto ai miei sentimenti, dal momento che questa infedeltà, questa divisione dell’amore fra più esseri era già cominciata durante la mia vita, e prima ancora che mi mettessi a scrivere? Avevo ben sofferto, io, una dopo l’altra, per Gilberte, per Madame de Guermantes, per Albertine. E una dopo l’altra le avevo anche dimenticate, e solo il mio amore dedicato a esseri diversi era stato duraturo. La profanazione d’uno dei miei ricordi da parte di lettori sconosciuti io l’avevo commessa prima di loro. Non ero lontano dal farmi orrore, come forse farebbe orrore a se stesso un partito nazionalista nel cui nome fossero scoppiate le ostilità e che fosse stato il solo a trarre vantaggio da una guerra nel corso della quale tante nobili vittime avessero dovuto soffrire e soccombere senza neanche sapere (cosa che sarebbe stata, almeno per la nonna, una grande ricompensa) l’esito della lotta. E a consolarmi del fatto che la nonna ignorava come io mi fossi finalmente messo all’opera era soltanto (questa la fortuna dei morti) che, se non poteva gioire del mio progresso, aveva smesso da tempo d’esser cosciente della mia inazione, della mia vita mancata, di cui aveva tanto sofferto. E certo non ci



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