Introduzione a Aby Warburg by Claudia Cieri Via

Introduzione a Aby Warburg by Claudia Cieri Via

autore:Claudia Cieri Via [Cieri Via, C.]
La lingua: ita
Format: epub, azw3
Tags: eBook Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2011-02-14T23:00:00+00:00


2. Mito e «logos»: «Per monstra ad sphaeram»

Alla luce di queste considerazioni, a partire dal 1924, Warburg incominciò a formulare un sistema di espressione del pensiero che non si affidava più tanto alla scrittura quanto «al linguaggio delle forme figurative artistiche». Questo gli permetteva di tracciare le linee delle sue ricerche senza essere costretto a una formulazione o codificazione linguistica, ma anzi lasciando aperte le innumerevoli possibilità di sviluppi e di connessioni nella creazione di quello spazio del pensiero (Denkraum) nel quale si radicano i simboli.

Le ricerche sull’astrologia, che avevano segnato da una parte il rapporto di collaborazione con Fritz Saxl, il suo assistente fin dal 1911, e dall’altra l’affermazione delle sue posizioni teoriche, oltre al ruolo internazionale assunto in occasione del convegno romano, trovarono un determinante impulso grazie alla sua profonda amicizia con Franz Boll:

Da quando nel 1907 avevo letto l’opera Sphaera del mio indimenticabile amico Boll avevo potuto includere nelle mie considerazioni lo sviluppo dell’elemento cosmologico con la sua ricchezza di immagini, sicché, assieme al mio fedele amico Fritz Saxl, riuscimmo a creare una scienza dell’orientamento in forma di immagini che ci autorizzò a parlare di una nuova storia dell’arte scientifico-culturale199.

L’improvvisa morte di Franz Boll, avvenuta ad Heidelberg il 3 luglio del 1924, lo spinse a organizzare una cerimonia commemorativa, tenutasi il 25 aprile 1925, in occasione della quale Warburg presentò la sua conferenza dal titolo: L’effetto della sphaera barbarica nei tentativi cosmici di orientamento, già peraltro annunciata nel programma degli eventi pubblicato nell’ottobre 1924200. Negli appunti che accompagnano il testo della conferenza si ripropone il motto ideato da Warburg per l’ex libris della biblioteca di Boll, Per monstra ad sphaeram, che, su suggerimento di Saxl, Warburg si apprestava ad acquistare e a inglobare nella Kulturwissenschaftliche Bibliothek Warburg.

Con il motto Per monstra ad sphaeram abbiamo creduto di avere questo ritratto di astronomo come simbolo per Franz Boll, da apporre come ex libris ai suoi libri, che devono dividersi fra Heidelberg e Amburgo: un’ammonizione e un incitamento per coloro che restano ad ascendere come lui eliotropicamente a dispetto di tutti i monstra verso lo spirito dell’antichità autentica: spaccio della bestia trionfante e reformazione dei cieli201.

La conferenza venne accompagnata da una serie di schemi, progetti per tavole, dove erano disposte immagini secondo un ordine associativo che rendeva più efficaci e comprensibili i nodi teorici da esporre. Qui Warburg, nel seguire il percorso dell’astrologia tracciato da Boll dalla superstizione medievale alle teorie di Keplero, metteva in evidenza come «La scoperta del movimento regolare della Terra attorno al sole rappresenta per il piccolo avamposto degli astronomi l’inizio della liberazione dalla paura dei demoni»202.

Alcune di queste immagini verranno riproposte in un’esposizione organizzata presso la Kulturwissenschaftliche Bibliothek Warburg ad Amburgo, in occasione del congresso di studi degli orientalisti tenutosi dal 29 settembre al 2 ottobre 1926203, e allestita nella sala ellittica del nuovo edificio della biblioteca. Questa era stata costruita su progetto di Fritz Schumacher e poi di Gerard Langmaack, con la collaborazione di Saxl e dello stesso Warburg. Lo studioso, nella forma ellittica



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