La memoria by Anna M. Longoni

La memoria by Anna M. Longoni

autore:Anna M. Longoni [Longoni, Anna M.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Psicologia, Farsi un'idea
editore: il Mulino
pubblicato: 2010-04-14T22:00:00+00:00


Alcune ricerche

In alcune ricerche psicologiche si è cercato di individuare l’influenza che fattori diversi hanno sulla memoria prospettica sia in situazioni di studio naturalistico che di laboratorio. Centrale in ogni indagine è l’individuazione di un compito che contiene una componente di memoria prospettica, cioè la richiesta di ricordarsi di eseguire una certa azione in un determinato momento nel futuro (interrompendo quindi l’attività che si sta svolgendo) o in presenza di un determinato evento. In particolare, negli studi naturalistici ai soggetti viene richiesto di eseguire azioni che si fanno comunemente nella vita quotidiana, mentre in quelli di laboratorio l’azione da compiere è molto semplice, ma il contesto di recupero, stabilito dallo sperimentatore, è nuovo e piuttosto artificioso. Nella tabella 1 vengono riportati i compiti più frequentemente utilizzati nei due tipi di studi.

Vale la pena di soffermarsi su questi compiti, perché presentano alcuni aspetti interessanti. A differenza della vita di tutti i giorni, nelle ricerche empiriche – siano esse studi naturalistici o di laboratorio – il compito prospettico è sempre richiesto dallo sperimentatore. Inoltre, nel caso degli studi di laboratorio, il compito è inserito in un altro compito che il soggetto deve svolgere con tempi e modalità decise dallo sperimentatore. Il contesto di recupero è in alcuni compiti basato sul tempo e in altri basato sul verificarsi di un evento: ad esempio premere un tasto quando sullo schermo appare una parola denotante un animale. In alcuni casi è specifico, in altri più generico. Si è visto che le azioni con un contesto di recupero specifico sono ricordate meglio e giudicate più importanti delle azioni con un contesto di recupero più generico. Sempre a proposito del contesto di recupero si è studiato quale segnale riesca meglio a indurre a compiere l’azione mettendo a confronto un segnale di tipo temporale con un segnale dato dal fatto di trovarsi in una certa circostanza. In un esperimento alcuni soggetti dovevano premere un pulsante o in un determinato momento (memoria prospettica basata sul tempo) o quando si trovavano in un determinato luogo (memoria prospettica basata su di una particolare circostanza). Il compito basato sul tempo risultò essere più difficile di quello basato sull’evento. In generale è più facile dimenticarsi di compiere una certa azione a un tempo prestabilito piuttosto che in una determinata circostanza. Perché questo accade? Una possibile spiegazione è la seguente: in assenza di aiuti esterni, un compito basato sul tempo dipende dall’efficacia dei processi interni messi in atto da chi deve compiere l’azione, un compito basato sull’evento dipende invece dal semplice riconoscimento dell’evento che segnala l’esecuzione dell’azione.

TAB. 1. Esempi di compiti usati negli studi psicologici sulla memoria prospettica

Studi naturalistici Studi di laboratorio

Fare una telefonata al giorno allo sperimentatore da lunedì a venerdì

Premere il tasto di una tastiera quando sullo schermo compare una parola denotante un animale



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