La rabbia by Daniela De Prato

autore:Daniela De Prato [Prato, Daniela De]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Io Scrittore
pubblicato: 2021-02-10T08:47:09+00:00

2004

Clara e Alex. Jason Keane

La prima svolta

«Perciò, ti rendi conto? Se non avessi avuto i soldi per pagarmi questo corso, non mi avrebbero garantito il rinnovo del contratto. E non parliamo di assunzione, eh? Solo del rinnovo di un contratto a tempo determinato. Non è un controsenso? Parlano di impegno, sacrificio, merito… Ci hanno insegnato un sacco di parole che non valgono più una lira, ormai».

Clara era un fiume in piena. A mezz’ora dal decollo, ancora non sembrava essersi sfogata a sufficienza.

«Be’, dai, in tempo di euro, una lira o due potrebbero ancora valere».

Alex aveva il permesso di stemperare i bollori di Clara anche con mezzi di bassa lega, come giochi di parole o barzellette zozze. Anche in quell’occasione aveva funzionato: il nervosismo dell’amica si era sciolto in una risatina, poi entrambe si erano messe a fare progetti per quelle quattro settimane a Bruxelles.

Clara aveva un lavoro, finalmente. Non proprio quello che sperava, ma forse non sapeva nemmeno lei cosa avrebbe voluto fare. Dalla girandola di colloqui e telefonate che era seguita alla laurea, era uscito un incarico precario per una società di consulenza che faceva progettazione europea nel settore ambientale. Dopo uno stage gratuito le era stato offerto un contratto di quattro mesi, infine la promessa di un lavoro addirittura per due interi anni!

C’era però una condizione. Per ottenere il posto, era opportuno che Clara si specializzasse. La ditta proponeva dei corsi che riteneva validi, ma non sganciava un soldo per quelli che non erano suoi dipendenti. Un assurdo serpente che si mordeva la coda: per lavorare, e quindi guadagnare dei soldi, dovevi frequentare dei corsi, per pagare i quali ti occorrevano i soldi…

E così a Clara era toccato ricorrere ancora alle finanze di suo padre. Quella era la vera, intima ragione di tanta rabbia. Osvaldo non si era fatto pregare, anzi: soddisfatto di poter far valere ancora il suo potere sulla figlia, le aveva proposto di scegliere il miglior corso a disposizione. A quel punto Clara si era iscritta a un workshop intensivo organizzato nientemeno che a Bruxelles, facendosi pagare viaggio, iscrizione e affitto di un appartamentino nella capitale belga.

Era stato lo stesso Osvaldo a suggerirle di portarsi Alexandra: aveva trovato un’offerta vantaggiosa, avrebbe pagato lui il biglietto per entrambe.

A Clara era suonato strano, ma d’altro canto l’idea di condividere con lei quell’esperienza le era piaciuta. Ad Alex, invece, non era sembrato vero: una vacanza studio all’estero, con l’amica più cara! Anche lei aveva deciso sfruttare l’occasione, e con i suoi risparmi si era iscritta a un corso di inglese professionale. Poi si era procurata una guida del Belgio e aveva cominciato a fare i preparativi. Quell’avventura le sembrava la giusta medicina contro il dolore che l’atroce esperienza dell’anno precedente ancora le procurava. Iginio, quando aveva saputo che l’amico Pellegrini avrebbe offerto il viaggio a sua figlia, aveva fatto un sogghigno ma poi era andato nel suo studio a fargli una telefonata per ringraziarlo. Aveva chiuso la porta, naturalmente.

Alex, a cui quelle manovre puzzavano ogni giorno di più,

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