La via degli dei by Itsuo Tsuda

autore:Itsuo Tsuda [Tsuda Itsuo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Mente; Corpo; Spirito
ISBN: 8879840150
editore: Luni Editrice
pubblicato: 1994-03-22T23:00:00+00:00

XII

La Via degli Dei

Il Maestro Ueshiba era del tipo 9, intuitivo e primitivo.

La sua vita era contrassegnata da alti e bassi estremi, tutto o niente. Non era uno che si accontentasse di una spiegazione razionale e logica. Quando era deciso, nessuna argomentazione poteva farlo cedere: né svantaggi, né inconvenienti, né pericoli, niente poteva fermarlo.

Conosco il cambiamento brusco di umore nel tipo 9. È un cambiamento che avviene quasi senza transizione tra una fase e l’altra: da un accesso di collera terrificante ad una serena ilarità. Nel suo dōjō, sentivo spesso colpi di tuono seguìti qualche minuto dopo da scoppi di risa. Lo stesso con la malattia. Gli allievi interni facevano molta fatica, all’inizio, a capire questo fenomeno: un giorno era malato da morire e, il giorno dopo, partiva in treno, fresco come una rosa, per una dimostrazione.

Ciò non vuol dire che non avesse facoltà intellettuali. Ha lasciato il liceo dopo un anno di studio perché si annoiava da morire, ma quando si è messo ad imparare ad usare il pallottoliere, si è rivelato superdotato. I suoi calcoli erano rapidi e precisi. Alla fine riusciva a contare mentalmente cifre astronomiche senza l’aiuto del pallottoliere. È stato preso come assistente dal suo professore, dopo un anno di studio.

Aveva una concentrazione straordinaria a condizione che il lavoro gli piacesse. Non poteva fare nulla controvoglia.

La sua mancanza di attaccamento alle questioni materiali ci sembra favolosa, essendo abituati a vedere gente che rosicchia vantaggi ad ogni piè sospinto. Aveva tuttavia spirito imprenditoriale. A diciott’anni, lasciando il suo paese natale, la provincia di Wakayama, si è stabilito a Tōkyō per avviare un piccolo commercio di cartoleria, abbastanza fiorente, con quattro o cinque impiegati. È divertente immaginare il futuro grande maestro di aikidō nei panni di un giovane titolare di negozio. Ma al momento dell’arruolamento, ha deciso di abbandonare tutto ed è ripartito per la città natale, lasciando tutti i beni e tutti i diritti nelle mani dei suoi impiegati, non prendendo per sé che il biglietto di treno per il viaggio.

Questo è molto interessante perché, per il tipo 9, lo scopo del lavoro è spesso il lavoro stesso e non il beneficio che ne trae. Per il tipo 3 il lavoro è un male che bisogna sopportare per ottenere la sicurezza.

Quando ha rivisto il padre, gli ha detto:

«Sono partito con un vestito, ed eccomi di ritorno con un vestito».

E si sono messi tutti e due a ridere fragorosamente.

Dal 1903 al 1906, è stato arruolato nell’esercito e, durante la guerra russo-giapponese, ha portato a termine numerose imprese in battaglia. Catturava soldati russi a mani nude e li faceva prigionieri. Inoltre, cominciava a vedere le pallottole che arrivavano da destra e sinistra. Intravvedeva delle palle bianche che venivano verso di lui e gli bastava evitarle per non essere colpito dalle pallottole. Queste palle bianche precedevano il colpo reale.

Bisogna ammettere, come dice Noguchi, che il tipo 9 vede cose che gli altri tipi non vedono. Nei momenti critici, di grande pericolo, il tipo 9 è capace di mantenere una calma lucidità, mentre gli altri sono sopraffatti dal panico.

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