Le cronache terrestri 03 - Guerre atomiche al tempo degli dei by Zecharia Sitchin

Le cronache terrestri 03 - Guerre atomiche al tempo degli dei by Zecharia Sitchin

autore:Zecharia Sitchin [Sitchin, Zecharia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: arte, storico, mitologia
ISBN: 9788858509678
Google: 4QGqAAAAQBAJ
editore: Edizioni Piemme
pubblicato: 1985-08-31T22:00:00+00:00


Fig. 56

Veri e propri focolari e lavandini emergevano dai pavimenti, spesso decorati, al di sotto dei quali venivano talvolta sepolti i morti – sepolti, ma non dimenticati: sono stati ritrovati almeno dieci crani che erano stati riempiti di malta per ricreare le fattezze del defunto (fig. 56).

È opinione unanime che questi teschi rivelino caratteri somatici decisamente più avanzati e raffinati rispetto a quelli dei contemporanei abitatori del Mediterraneo. La città era protetta da un massiccio muro di cinta (millenni prima di Giosuè!), costruito al centro di un fossato ampio circa 9 metri e profondo 2 metri, scavato all’interno della roccia «senza l’aiuto di picconi o zappe» (James Mellaart, Earliest Civilizations of the Near East). Fu uno «sviluppo esplosivo ... uno sviluppo spettacolare le cui cause», prosegue Mellaart, «sono ancora sconosciute».

A complicare ulteriormente il mistero di Gerico ci sono poi i suoi enormi e tondeggianti depositi per lo stoccaggio dei cereali, uno dei quali fu rinvenuto dagli archeologi ancora parzialmente in piedi.

In una profonda depressione nei pressi del Mar Morto, circa 250 metri al di sotto del livello del mare, in un luogo inospitale e assolutamente inadatto alla coltivazione dei cereali, furono trovate tracce di un’ampia e continuata attività di riserva e stoccaggio di grano e orzo. Chi può aver costruito, in un’epoca così antica, una città tanto progredita, chi può essere venuto a vivere qui e a chi poteva servire una città-magazzino di questo genere, per di più così fortificata?

Per trovare una soluzione a questo mistero dobbiamo guardare, a nostro avviso, non alla cronologia degli uomini, ma a quella degli dèi. Questo primo, incredibile stadio di insediamento umano a Gerico (dall’8500 al 7000 a.C. circa) corrisponde esattamente al periodo in cui, secondo Manetone, regnò Thoth in Egitto (dall’8670 al 7100 a.C. circa). Questi, come abbiamo visto dai testi mesopotamici, salì al trono dopo la Conferenza di Pace; i testi egizi affermano invece che la sua ascesa al trono avvenne «dopo la notte della battaglia» e dopo che egli ebbe aiutato a «sconfiggere il Vento tempestoso» (Adad) e il Turbine (Ninurta)» ed ebbe contribuito a «mettere i due combattenti al tavolo della pace».

Gli Egizi associavano il periodo di regno di Thoth con un’epoca di pace tra gli dèi, quando gli Anunnaki fondarono per la prima volta insediamenti legati alla costruzione e alla protezione delle nuove attrezzature spaziali.

Alla via che dall’Egitto portava a Tilmun, attraverso il Mar Rosso, si dovette aggiungere una via di terra che potesse congiungere la Mesopotamia con il Centro di controllo della missione e il porto spaziale. Da tempo immemorabile tale rotta terrestre era quella che collegava l’Eufrate con la località di Harran, nella regione del fiume Balikh. Da qui il viaggiatore poteva scegliere se continuare verso sud lungo la costa del Mediterraneo – per la strada che più tardi i Romani chiamarono Via Maris (“via del mare”) – oppure procedere sulla costa orientale del Giordano, lungo l’altrettanto famosa Via del Re. La prima era la via più breve per raggiungere l’Egitto; la seconda portava al Golfo di



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