L'ABC... per perdere il vostro denaro by Simone Mariotti

L'ABC... per perdere il vostro denaro by Simone Mariotti

autore:Simone Mariotti [Mariotti, Simone]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: I consigli di un esperto promotore finanziario
editore: Simonelli Editore
pubblicato: 2010-07-31T16:00:00+00:00


P, come “Professionisti navigati”. Ovvero: come commercialisti, avvocati & Co. possono aiutarti a fare un vero disastro con i tuoi risparmi

Una discreta percentuale di italiani ha sempre avuto un’ottima abitudine: parlare col commercialista dei propri investimenti, ritenendolo un grande esperto. È sempre una magnifica idea. E se non avete un commercialista, fatevelo! Lui è l’uomo giusto, perché sa fare di conto. È quindi ovviamente molto preparato dal punto di vista finanziario, controlla quotidianamente i mercati, conosce a fondo tutti gli strumenti previdenziali, è un mago del trading ed esperto conoscitore di tutte le banche, delle società di gestione, dei loro prodotti, della varietà degli strumenti finanziari che ci sono in circolazione, nonché della storia del mercato. Ma non limitatevi al commercialista, anche un avvocato può fare al caso vostro e, perché no, un notaio. Ecco una testimonianza preziosa.

Giuseppe Cloza nel suo divertentissimo libro Banca Bassotti descrive alcune tipologie dei possibili clienti delle banche e dei promotori finanziari. Tra questi ci sono anche “QUELLI CHE SEMBRANO SFINGI”. Leggiamo la sua definizione: “In genere sono affermati professionisti. Ti scrutano dall’alto al basso con aria di sufficienza dietro la scrivania chilometrica mentre ti barcameni per spiegargli i segreti della finanza. Alla fine increspano i muscoli delle labbra per dire: «Ho sempre curato da solo i miei investimenti. Ma già che è qui, mi consigli qualche buona azione». Poi ti ringraziano con una pacca sulla spalla. Suscitano un naturale desiderio di vendetta, ma di norma non ce n’è bisogno: i loro investimenti sono già pessimi”. Chi abbia lavorato per qualche anno come promotore finanziario non potrà che confermare queste sante parole. Qualcuno però potrebbe avere ancora delle perplessità. Aiutiamolo.

L’idea che un bravo professionista debba essere forte anche in altri campi, totalmente estranei al suo, è infatti piuttosto diffusa. Tant’è vero che quando varie banche italiane proposero il primo piano di restituzione ai possessori dei bond Cirio, Parmalat e Giacomelli, il criterio di selezione escludeva i manager d’azienda, qualunque essa fosse, perché ritenuti in possesso di sufficienti capacità finanziarie. Marco Liera, in un suo intervento su Il Sole 24 Ore del 25 aprile 2004, fece però notare i risultati di un rapporto sul risparmio fornito dal solito Centro Einaudi dal quale risultavano dati tutt’altro che confortanti sulla preparazione finanziaria dei comuni dirigenti d’impresa. Per esempio, il 26,7% di manager e alti funzionari non erano in grado di spiegare la differenza tra un fondo comune e un fondo pensione. Il bello è che, a livello aggregato, comprendendo quindi tutta la popolazione, solo il 18,9% degli italiani dimostrava di avere lo stesso tipo di ignoranza.

Quindi, caro professionista, FACCI SOGNARE!

* * *

Il nostro alfabeto sta per giungere al termine, e molte stravaganze economiche sono ancora in sospeso. Alcune resteranno nel mistero, ma di altre sarebbe imperdonabile non far menzione, come le protagoniste delle prossime tre lettere, tre colonne portanti dell’esoterismo finanziario italico: il concetto di “in banca”, quello di “rating” e le terribili “spese”.

Buona fortuna.



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